Oscar 2023: le nomination per la regia sono (ancora una volta) tutte maschili
Sono candidati Steven Spielberg, Todd Field, Ruben Östlund, Martin McDonagh e Daniel Kwan e Daniel Scheinert noti come i Daniels.
Gli Oscar sono l’evento cinematografico più prestigioso dell’anno, una notte in cui tutti i lungometraggi più importanti sono premiati nelle categorie più disparate. Quest’anno la kermesse, che si terrà precisamente il 12 marzo 2023 a Los Angeles (da noi andrà in onda dall’una di notte del 13 marzo), ha già fatto parecchio discutere per l’assenza di film prestigiosi in determinati ambiti e persino progetti che non sono stati presi per niente in circolazione. A tutto questo, come fa notare giustamente The Hollywood Reporter, si aggiunge un’altra notevole mancanza che sembrava essersi risolta negli ultimi due anni di evento.
Gli Oscar 2023 saranno assegnati il 12 marzo 2023
L’autorevole testata fa notare, infatti, che agli Oscar 2023 mancano le nomination di registe donne all’interno della categoria Miglior regia. I nominati di quest’anno sono, in particolare, Steven Spielberg per The Fabelmans, Todd Field per Tár, Ruben Östlund per Triangle of Sadness, Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola e i Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) per Everything Everywhere All at Once. Negli ultimi mesi alcune registe, tra le quali ricordiamo in particolare Gina Prince-Bythewood con The Woman King, Sarah Polley con Women Talking, Chinonye Chukwu con Till, Maria Schrader con She Said e infine Charlotte Wells con Aftersun, si sono fatte notare con tanti premi vinti in giro per il mondo, ma a quanto pare sono state snobbate agli Academy Awards.
Gli Oscar 2022 sono stati storici perché hanno visto vincere Jane Champion alla regia, con Il potere del cane, in particolare la terza donna a vincere tale riconoscimento. Tornando ancora indietro, gli Oscar 2021 hanno visto ben due donne nominate alla regia ovvero Chloé Zhao con Nomadland ed Emerald Fennell con Promising Young Woman, per poi veder vincere proprio la Zhao. Detto questo, tale esclusione delle registe femminili non tocca però la candidatura dei loro progetti in altre candidature. Un fenomeno che a quanto pare è tornato di nuovo sulla bocca di tutti.