Oscar 2022: Josh Brolin infuriato per l’esclusione di Denis Villenueve [VIDEO]

L'attore di Dune si scaglia contro l'Academy dopo la sorprendente esclusione di Denis Villenueve dalla cinquina dei migliori registi.

Tra i protagonisti di Dune, Josh Brolin esprime tutta la sua amarezza per l’esclusione di Denis Villenueve dalla cinquina Oscar dei migliori registi

Josh Brolin, come molti fan, non se ne fa una ragione! Denis Villenueve, reputato quasi all’unanimità ormai certa nella categoria Miglior regista, è stato escluso dall’Academy (che, a scanso d’equivoci, lo ricompensa candidandolo nelle categorie Miglior film, in quanto ne è il produttore, insieme a Mary Parent e Cale Boyter, e Miglior sceneggiatura non originale, nomination condivisa con il veterano Eric Roth e il newcomer Jon Spaihts), suscitando tra i fan di Dune, tratto dal romanzo di Frank Herbert, già portato sullo schermo da David Lynch, in una versione tuttora discussa che, uscita nel 1984, conobbe un sonoro insuccesso sia tra il pubblico che tra la critica, con protagonista Kyle MacLachnan, nelle vesti dell’eroe Paul Atreides, oggi incarnato da Timothee Chalamet, sgomento e delusione – ciò non deve far pensare a una totale, poiché Dune è candidato a 10 Premi Oscar, superato solo dal favorito di quest’edizione, Il potere del cane di Jane Campion.

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Josh Brolin si scaglia via social contro l’Academy così: “Ciao a tutti, voglio solo fare le mie congratulazioni alla leggendaria Warner Bros. e a tutti coloro che sono stati candidati all’Oscar per Dune: montaggio, fotografia, musiche, sceneggiatura, siamo quasi in tutte la categorie. E poi l’imponderabile, davvero una cosa pressoché sconcertante e imbarazzante. Mi spiace per Denis Villenueve, gli sono vicino: il fatto che non sia candidato come miglior regista è talmente illogico da non sapermelo spiegare.” Brolin ha aggiunto, prima di alzare il pollice in direzione della camera: “Io davvero non me ne capacito, come fai a dare a un film 10 nomination, per poi snobbare colui che ha realizzato l’impossibile con quel libro là? Sono cose che ti danno da pensare. Tutto è fantastico, e poi, boom, nulla ha più senso. Perciò complimenti a tutti quelli che si sono sbattuti per realizzare il film, perché è una cosa davvero senza senso.”

A comporre l’ambita cinquina sono Kenneth Branagh (per Belfast), Jane Campion (Il potere del cane), Ryusuke Hamaguchi (Drive My Car, già nella storia in quanto primissimo film giapponese a essere riconosciuto tra i migliori film dell’anno), Steven Spielberg (West Side Story), e Paul Thomas Anderson (Licorice Pizza).

Su un’altra famigerata esclusione da parte dell’Academy dal novero dei candidati, si è espresso similmente il presentatore Jimmy Kimmel, amareggiato dall’assenza di Spider-Man: No Way Home, nonostante un successo di pubblico senza precedenti: “Per me, la nota più dolente, e ne sono genuinamente deluso, è l’imperdonabile esclusione di Spider-Man: No Way Home. Voglio dire, i migliori film dell’anno devono essere per forza pellicole impegnate? Da quando questo è diventato un prerequisito imprescindibile per l’Oscar?”