No Time To Die: secondo il regista il James Bond di Sean Connery era uno “stupratore”

Il regista sostiene che il personaggio di Connery era un uomo violento verso le donne.

Il regista di No Time to Die si riferisce in particolare a una scena di Agente 007 – Thunderball 

Il regista dell’atteso No Time To Die, Cary Fukunaga, ha una sua personale idea sul James Bond interpretato dal compianto Sean Connery, in particolare quello del 1965 visto in Thunderball. Il regista sostiene che il personaggio era, sostanzialmente, “uno stupratore” e un uomo violento verso le donne. Sean Connery è stato il primo attore a interpretare James Bond al cinema, recitando in sette film dal 1962 al 1983. È morto nel 2020.

Riferendosi a una scena del film Agente 007 – Thunderball, Fukunaga ha spiegato al The Hollywood Reporter che crede che il personaggio di Connery in una scena “praticamente stupra una donna”. Nella scena in questione vediamo Bond che incontra Patricia Fearing, un’infermiera interpretata da Molly Peters. Quando cerca di corteggiarla lei rifiuta le avance e lo respinge, ma la spia inglese la bacia con forza, avvicinandole brutalmente le labbra alle sue. Lei reagisce dicendo “No, no, no” e lui, di tutta risposta, dice “Si, si, si”. “Oggi non funzionerebbe mai una scena così”, spiega il regista di No Time to Die.

Durante un’intervista promozionale per l’atteso prossimo film di Bond – l’ultimo con protagonista Daniel Craig – THR ha anche parlato con la produttrice Barbara Broccoli di come la rappresentazione del personaggio di James Bond sia cambiata nel corso degli anni. “Penso che le persone siano giunte al punto in cui non accettano più quelle cose, grazie al cielo. Bond è un personaggio che è stato scritto nel 1952 e il primo film è uscito nel 1962. Ha una lunga storia e in passato è stato ritratto in modo molto diverso da come è ora”. Il regista Fukunaga ha aggiunto che No Time To Die ha una visione più rispettosa delle donne. “Non puoi cambiare Bond dall’oggi al domani e trasformarlo in una persona diversa, ma puoi sicuramente cambiare il mondo che lo circonda”.

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