No Other Land: trama e cosa sapere del documentario vincitore del Premio Oscar
Vincitore dell'Oscar 2025 come miglior documentario, No Other Land racconta la resistenza della comunità palestinese di Masafer Yatta, in Cisgiordania.
Dopo essere stato rimosso dal palinsesto dello scorso 7 ottobre, stasera in prima serata su Rai 3 andrà in onda finalmente No Other Land, il documentario scritto, diretto, prodotto e montato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal. Distribuito nelle sale italiane lo scorso marzo grazie a Wanted Cinema con un incasso pari a quasi un milione di euro, il documentario ha vinto il Premio Oscar 2025 come Miglior Documentario dopo aver conquistato il Premio per il Miglior Documentario e il Premio del Pubblico alla Berlinale 2024 e il Premio come Miglior Documentario agli European Film Awards 2024.
La trama dell’acclamato documentario No Other Land

No Other Land è opera di un collettivo israelo-palestinese che ha filmato per quasi dieci anni le operazioni di espulsione forzata degli abitanti di Masafer Yatta in Cisgiordania da parte dell’esercito israeliano. Le riprese mostrano la distruzione delle case e gli abusi subiti dalla comunità palestinese dei territori occupati. Il gruppo di attivisti palestinesi, sostenuto da membri israeliani, documenta la propria lotta contro la missione israeliana. Basel Adra, un giovane palestinese, scopre grazie a questo progetto la possibilità di avere un grande amico israeliano, si tratta del giornalista Yuval Abraham. Un’amicizia che si oppone all’odio distruttivo tra i due popoli.
Intervistati da Variety i registi Adra e Abraham hanno parlato dello sviluppo del film, svelando: “Yuval e Rachel, che sono israeliani, sono venuti cinque anni fa per scrivere della situazione, perché Yuval è un giornalista. Ci siamo conosciuti e siamo diventati amici, ma anche attivisti insieme. E abbiamo avuto l’idea di fare questo, di creare questo film”. Una parte del materiale video presente nel documentario deriva dall’archivio della famiglia di Basel Adra e dei loro vicini ed è stato girato nel corso di 20 anni. Le riprese del documentario si sono svolte nell’arco di quattro anni tra il 2019 e il 2023.