No Other Land torna al cinema: il documentario Premio Oscar si aggiorna con la voce di Basel Adra

Il documentario, vincitore del Premio Oscar, è salito al secondo posto del box office nazionale

A quasi un anno dalla sua uscita, No Other Land continua a dimostrare che il cinema d’impegno può ancora muovere coscienze e – letteralmente – riempire le sale. Il documentario, vincitore del Premio Oscar, è salito al secondo posto del box office nazionale nella giornata del 28 ottobre, grazie a un evento che ha coinvolto oltre 24.000 studenti in tutta Italia.

Un risultato straordinario, che ha spinto Wanted Cinema a riportare il film sul grande schermo: il 3, 4 e 5 novembre No Other Land tornerà nei cinema italiani con un nuovo intervento di Basel Adra, regista palestinese dell’opera. Il contributo, registrato nelle ultime settimane, aggiorna il pubblico sulla situazione attuale in Cisgiordania, offrendo una testimonianza diretta e urgente sulla difesa dei diritti umani nelle comunità minacciate.

L’evento nazionale del 28 ottobre, organizzato da Wanted Cinema in collaborazione con Keaton/Unisona, ha visto studenti di ogni età partecipare a una proiezione seguita da un dibattito in diretta da Milano. Sul palco, accanto ad Adra, sono intervenuti Iddo Elam, attivista israeliano; Chantal Meloni, docente di diritto penale internazionale; e Paola Caridi, giornalista ed esperta di mondo arabo. A moderare l’incontro, la giornalista Lucia Capuzzi, che ha guidato un confronto acceso e appassionato con le scuole collegate.

Più che un documentario, No Other Land si conferma un luogo di dialogo e di memoria collettiva, uno spazio dove l’arte incontra la responsabilità civile. È un invito a non distogliere lo sguardo, soprattutto ora, quando comprendere e condividere è un atto necessario. Wanted Cinema prosegue così il suo impegno culturale: a fine novembre porterà in sala un nuovo titolo altrettanto urgente, Put Your Soul on Your Hand and Walk di Sepideh Farsi, un’altra riflessione profonda sulla condizione palestinese e sul potere del cinema come strumento di consapevolezza.

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