Nicole Kidman sui figli adottivi e Scientology: “Il mio compito è amarli, sempre”

Nicole Kidman rompe il silenzio sulle scelte di vita dei figli avuti con Tom Cruise.

Nicole Kidman ha rotto il silenzio su uno degli aspetti più delicati e dibattuti della sua vita privata: il rapporto con Isabella e Connor, i due figli adottivi nati dal suo matrimonio con Tom Cruise e oggi aderenti a Scientology. In un’intervista concessa al magazine australiano Who, l’attrice ha parlato apertamente del loro percorso e del suo ruolo di madre, sottolineando l’importanza dell’amore incondizionato, anche quando le scelte dei figli possono risultare difficili da comprendere o condividere.

“Sono adulti, capaci di decidere da soli. Hanno scelto di essere Scientologist e, come madre, il mio unico obbligo è amarli”, ha dichiarato la star, che raramente si era espressa in passato sulla controversa religione fondata da L. Ron Hubbard — religione con la quale il suo ex marito è tuttora profondamente coinvolto. Kidman ha sempre mantenuto un profilo basso sul tema, preferendo non alimentare il dibattito mediatico intorno alla sua famiglia. Tuttavia, stavolta ha voluto chiarire la sua posizione, con parole che riflettono un profondo senso di rispetto e tolleranza: “Sono molto riservata su tutto questo. Devo proteggere queste relazioni. Sono sicura al 150% che darei la vita per i miei figli, perché questo è il mio scopo”.

Leggi anche Nicole Kidman a Cannes 2025: “Produco film solo per le donne”

Il rapporto tra Nicole Kidman e la Chiesa di Scientology è stato oggetto di speculazioni fin dai tempi del suo divorzio con Tom Cruise. Secondo molte fonti, sarebbe stato proprio il legame dell’attore con l’organizzazione a influire sulla fine della loro relazione, culminata dopo le riprese di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick. C’è chi sostiene che fu proprio l’ambiente della setta a raffreddare il loro matrimonio e a ostacolare il legame tra Kidman e i figli adottivi.

Nonostante tutto, Kidman ha scelto la via della comprensione e della libertà: “Credo nella tolleranza. Indipendentemente da ciò che un figlio sceglie di fare, deve sapere che riceverà sempre amore.”
E conclude: “Se in qualsiasi famiglia si porta via un figlio a causa delle sue scelte, credo che sia sbagliato. Il nostro dovere di genitori è amare, senza condizioni.”