Nicolas Cage sulle voci che lo vorrebbero un vampiro del XIX secolo: “Non bevo sangue”

L'attore risponde alle bizzarre teorie sulla sua "vera identità".

Nel corso della sua carriera, Nicolas Cage ha interpretato personaggi eccentrici, oscuri, tragici e sopra le righe. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che un giorno l’attore si sarebbe trovato a dover smentire di essere… un vampiro immortale del XIX secolo.

Nicolas Cage renfield - cinematographe.it

Tutto è cominciato con una foto apparsa su eBay nel 2011: un’immagine in bianco e nero, risalente al 1870, mostrava un uomo del Tennessee con una somiglianza impressionante con Cage. Il venditore, convinto della sua teoria, offriva la stampa per un milione di dollari con un titolo senza mezzi termini: “Nicolas Cage è un vampiro”. Secondo lui, l’attore si reinventerebbe ogni 75 anni con una nuova identità: “Tra un secolo e mezzo potrebbe essere un politico, il leader di una setta o un conduttore televisivo”.

L’annuncio fece rapidamente il giro del web, raccogliendo reazioni tra il divertito e l’incredulo. Nella sezione Q&A dell’inserzione, un utente chiese se ci fosse uno sconto per Cage in persona. La risposta fu surreale: “25% in meno”. Altri ipotizzavano che Cage invecchiasse fino a una certa età, poi fingesse la morte per ricomparire altrove, ringiovanito. Poco dopo, eBay rimosse l’annuncio, senza fornire spiegazioni ufficiali. La leggenda però non si è spenta lì.

Nel 2012, durante una puntata del Late Show con David Letterman, Cage fu messo di fronte alla famigerata foto. Il pubblico rideva, ma la risposta dell’attore fu geniale:
“C’è una mia fotografia, e non si possono fotografare i vampiri. Guarda, io non bevo sangue, e l’ultima volta che mi sono guardato allo specchio, ho visto il mio riflesso.” Un perfetto colpo di teatro, in pieno stile Cage.

L’attore – nato Nicolas Kim Coppola in una famiglia d’arte legata ai Coppola – ha costruito una carriera fatta di ruoli estremi e scelte non convenzionali. Cambiò cognome in “Cage” per evitare favoritismi e si ispirò al musicista sperimentale John Cage e all’eroe dei fumetti Luke Cage. Dal drammatico Via da Las Vegas, che gli valse l’Oscar nel 1996, ai blockbuster d’azione degli anni ’90 (The Rock, Face/Off, Con Air), Cage ha dimostrato una capacità camaleontica rara a Hollywood. Ma è anche la sua vita personale a contribuire al mito: acquisti bizzarri come un teschio di dinosauro, un castello nell’Europa dell’Est, isole private e una leggendaria collezione di fumetti lo hanno reso una figura mitologica del cinema moderno.

Forse proprio per questa sua aura misteriosa, la teoria del “Cage vampiro” continua a circolare sul web, sospesa tra folklore digitale e affetto pop. E se si pensa che ha interpretato ruoli come Il bacio del vampiro (1988) e, più di recente, Renfield (2023), dove veste i panni di Dracula stesso, il cerchio sembra quasi chiudersi. Scherzo o mito moderno? Forse lo scopriremo… tra 75 anni.