Nicolas Cage e il teschio di dinosauro rubato: “È stato un peccato. L’ho pagato 276.000 dollari”
La folle collezione di pezzi unici di Nicolas Cage comprende uno squalo, teste di pigmeo rimpicciolite e un teschio di dinosauro, per i quali ha pagato una somma considerevole.
Nicolas Cage non è solo uno degli attori più eccentrici di Hollywood, ma anche uno dei più imprevedibili collezionisti. Tra ville, yacht, cobra domestici, fumetti rari e tombe piramidali, spicca un aneddoto degno di un film d’avventura: il teschio di un dinosauro rubato, comprato – e poi restituito.
In un’intervista recente, Cage ha raccontato l’episodio paradossale: nel 2007 acquistò all’asta un teschio di Tyrannosaurus bataar per la somma di 276.000 dollari. All’epoca, pare che superò anche l’offerta di Leonardo DiCaprio. Ma la soddisfazione durò poco. “È stato un peccato — ha detto — L’ho comprato a un’asta legale e poi ho scoperto che era stato rubato illegalmente dalla Mongolia, quindi ho dovuto restituirlo. Certo, doveva tornare nel suo Paese d’origine. Ma chi lo sapeva? E non ho mai riavuto indietro i miei soldi. Che peccato.”

La vicenda si aggiunge alla lunga lista di momenti surreali che compongono la biografia dell’attore premio Oscar per Via da Las Vegas (1995). Dopo quel ruolo drammatico, Cage virò verso il cinema d’azione – da The Rock a Face/Off – senza mai rinunciare alla sua vena impulsiva, anche fuori dallo schermo. Possedeva oltre 15 case, tra cui un castello inglese, 22 auto di lusso e persino teste di pigmei rimpicciolite.
Tuttavia, Cage non è solo eccentricità. Ha attraversato momenti di riflessione, immersione nella filosofia e nella mitologia, fino a rasentare — a suo dire — “una ricerca del Sacro Graal”. “C’erano anni in cui meditavo tre volte al giorno e leggevo filosofia. Ma alla fine mi sono detto: ‘Lascio perdere la filosofia’. La gente avrebbe preferito vedermi come un orango che come un’aquila meditabonda su una montagna.”
Nonostante tutto, Cage resta un enigma affascinante: inclassificabile, magnetico e capace di passare da un capolavoro surreale come Dream Scenario a film horror come Longlegs, dimostrando che in lui convivono lo sciamano, l’attore, il collezionista… e, occasionalmente, il custode involontario di fossili contesi.
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