Natalie Portman e la fine del movimento Time’s Up: “Mi ha spezzato il cuore”

L'attrice è stata una delle star che ha più supportato il movimento Time's Up, fondato il 1° gennaio 2018 sulla scia dello scandalo che ha visto coinvolto il produttore Harvey Weinstein.

Mi spezza davvero il cuore che Time’s Up sia andata dissipandosi in questo modo“. Con queste parole Natalie Portman ha commentato la poca fortuna avuta da Time’s Up, l’organizzazione a difesa delle vittime di molestie sessuali, fondata il 1º gennaio 2018 da diverse celebrità hollywoodiane in risposta al caso Harvey Weinstein e al movimento Me Too. L’attrice ha avuto modo di parlarne in una recente intervista rilasciata a Indie Wire, ammettendo che il movimento si è dissipato a causa di alcuni errori.

Natalie Portman sulla fine del movimento Time’s Up

Natalie Portman; cinematographe.it

Penso che un sacco di gente abbia commesso degli errori, ma certi errori sono fatali nell’attivismo“, ha spiegato Natalie Portman. “Per pretendere il cambiamento che vorresti vedere devi essere perfetta, ma forse riconoscere le nostre imperfezioni da esseri umani e capire che le persone possono fare cose sbagliate e al tempo stesso cose buone e altro ancora, riconoscere l’esistenza di più sfumature di grigio può davvero permetterci di progredire“. L’attrice di Thor: Love and Thunder, in chiusura, ha lanciato una piccola stoccata: “Richiedere standard vicini alla perfezione è un meccanismo silenziatore perfetto, perché a quel punto ognuno può dire: ‘Beh, farò meglio a non dire niente, perché non sono perfetto‘”.