Addio a Christopher Lee, leggendario Dracula del cinema

La notizia è stata annunciata da poco dai quotidiani inglesi e sta già riempiendo di tristezza milioni di appassionati di cinema in tutto il mondo: l’attore britannico Christopher Lee è morto, domenica mattina, all’età di 93 anni. La causa del decesso sarebbe da attribuire ad una crisi respiratoria, secondo le prime indiscrezioni ed è avvenuta in ospedale intorno alle 8.30 del mattino. Si tratta di un lutto clamoroso per tutto il mondo del cinema: Lee, infatti, durante la sua lunghissima carriera aveva interpretato molteplici personaggi iconici, lasciando indelebilmente la sua impronta all’interno della Storia del cinema.

Christopher Lee era nato a Londra il 27 maggio del 1922 e la sua immagine è associata, nell’immaginario comune, ai personaggi cattivi: deve l’inizio del suo successo, infatti, al personaggio del Conte Dracula nella serie di film prodotti dalla Hammer Film Productions tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. La sua interpretazione è così riuscita da risultare imprescindibile per qualunque attore sucessivo, definendo in modo univoco la caratterizzazione del personaggio. Ma dopo l’esordio sono moltissimi i ruoli per i quali lo ricordiamo. Il temibile antagonista di James Bond, Francisco Scaramanga ne L’uomo dalla pistola d’oro, ad esempio, o il feroce Sith Conte Dooku nella trilogia prequel di Guerre Stellari.

Iconico e indelebile nella memoria degli spettatori almeno quanto il ruolo del Conte Dracula anche quello di Saruman il Bianco nelle Trilogia de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, parte per la quale Peter Jackson corteggiò a lungo Christopher Lee, ritenendolo perfetto per interpretare l’ambiguo stregone immaginato da Tolkien. (Oltretutto, Christopher Lee fu l’unico attore del cast ad aver incontrato di persona, nel corso della sua vita, l’autore dei romanzi in persona). Nonostante una carrellata così ampia di personaggi, sembra che però a giudizio dello stesso Lee il ruolo più importante da lui interpretato fosse quello del fondatore del Pakistan Mohammed Ali Jinnah nel film Jinnah.

Una carriera lunghissima dicevamo, comprendente ben 280 film ma, stranamente, mai coronata da un premio Oscar, per il quale non è mai stato nominato. Nonostante questo, sono molti i riconoscimenti ottenuti dall’attore inglese: nel 2009 era stato insignito del titolo di Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico (KBE) ed è entrato per ben due volte nel Guinness dei Primati, come attore vivente più citato sugli schermi e come attore vivente più alto, con i suoi 196 cm di altezza. Un’onorificenza meno blasonata ma di cui sicuramente andava fiero è anche la cittadinanza onoraria della città di Casina, in provincia di Reggio Emilia, dalla quale provenivano i suoi antenati.

Un artista eclettico, con molte più doti di quelle che possono emergere da un così breve ritratto e che ha donato tantissimo, durante la sua lunga carriera, al mondo del cinema ci lascia e quello che resta è un vuoto incolmabile. Le stelle di Hollywood, oggi, sono un po’ meno luminose.

Fonte: telegraph.co.uk