Morta Bibi Andersson, l’attrice svedese aveva 84 anni

L'attrice svedese Bibi Andersson è morto all'età di 84 anni. Conosciuta nel mondo del cinema per la sua lunga collaborazione con Ingmar Bergman

L’attrice svedese Bibi Andersson è morta oggi, domenica 14 aprile all’età di 84 anni

Bibi Andersson, attrice svedese nota per aver lavorato con registi importanti come Ingmar Bergman, Alberto Sordi e più di recente con Marco Bellocchio, è scomparsa oggi, domenica 14 aprile all’età di 84 anni. Nata a Stoccolma l’11 novembre 1935 a Kungsholmen affrontò tra il 1949 al 1951 diversi impegni in ambito cinematografico in parti minori.

Il successo arriva dopo il 1955, quando torna a lavorare nuovamente con Bergman, dopo la prima collaborazione del 1951, nel film Sorrisi di una notte d’estate dove tra l’altro interpreta un piccolo ruolo. È l’inizio però di una fruttuosa collaborazione che durerà fino al 1994. Nel 1956 entrerà a far parte della ristretta cerchia di attrici di Bergman al teatro di Malmö, di cui il regista è stato direttore nell’anno 1950.

Negli anni a venire interpreta una giovane moglie nella produzione firmata sempre Bergman Who’s Afraid of Virginia Woolf? del 1963 e nel frattempo vince l’Orso d’argento come migliore attrice al Festival di Berlino per l’interpretazione nel film L’amante. Nel 1965 fa il suo debutto ufficiale negli Stati Uniti con il film Duello a El Diablo di Ralph Nelson, in cui interpreta Ellen Grange, una giovane donna violentata da un indiano Apache.

Nel mentre la sua collaborazione con Bergman che nel 1966 le affida il ruolo principale (quello dell’infermiera Alma) nel film Persona, insieme a Liv Ullmann. Grazie a Persona l’anno successivo viene premiata al festival del cinema svedese come miglior attrice protagonista.

Gli anni successivi la vedono impegnata con anche registi italiani come Alberto Sordi in Scusi, lei è favorevole o contrario? del 1966 e più recentemente nel 1994 con Marco Bellocchio in Il sogno della farfalla. Dal 2009 era malata di Apoplessia, malattia che impedisce l’uso della parola.