Chi era Mohammed Lakhdar-Hamina? Il regista Palma d’Oro per Cronaca degli anni di brace è morto a 91 anni

Ha filmato la libertà con le mani sporche di terra e la voce del suo popolo.

Venerdì 23 maggio, nella quiete della sua casa ad Algeri, si è spento a 91 anni Mohammed Lakhdar-Hamina. Per molti un nome lontano, per chi ama davvero il cinema, una leggenda. È stato il primo regista arabo e africano a portarsi a casa la Palma d’Oro a Cannes. Era il 1975, e il suo film – Cronaca degli anni di brace – raccontava senza sconti la ferita più profonda dell’Algeria: la guerra per scrollarsi di dosso il colonialismo francese.

La biografia e la carriera di Mohammed Lakhdar-Hamina

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Ph. Credits: Leaeliane2015 (Wikimedia Commons)

Hamina non ha mai fatto film per intrattenere. I suoi erano atti di resistenza, girati con l’anima e con la rabbia. Era nato nel 1934 a M’sila, aveva studiato cinema a Praga, ma appena l’Algeria fu libera, tornò subito, senza rifugiarsi in carriere dorate in Europa. Scelse il suo Paese. E da lì iniziò a raccontarlo. Con la macchina da presa come unica arma.

La sua opera più nota, Cronaca degli anni di brace, costituisce una testimonianza. Sei capitoli, un contadino (Ahmed) come protagonista, e un crescendo di tensione che porta dritti al momento in cui un popolo dice basta. È la fame, la terra, la rabbia. È la dignità che si rialza.

La sua vita è stata marchiata dalla guerra. Da giovane era arruolato nell’esercito francese, ma nel ’58 disertò e raggiunse la resistenza a Tunisi. Suo padre, rimasto in patria, fu catturato e torturato a morte. Una tragedia che lo ha spinto a trasformare il dolore in immagini.

Quattro volte al Festival di Cannes. Una Palma d’Oro. Nessuna concessione. Hamina è stato l’ultimo grande vecchio di un cinema che non cercava premi, ma verità. Se ne va in silenzio, ma i suoi film restano. E gridano ancora.

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