Michelle Pfeiffer: “da giovane ho fatto parte di una setta di respiriani”

Introdotta da una coppia di amici all'ascetismo estremo, non aveva idea dei gravi pericoli ai quali si stava esponendo

Ma quale acqua e cibo? Per sopravvivere bastano l’energia del sole e del prana (l’ “energia vitale” nell’induismo). È inquietante il racconto di Michelle Pfeiffer sulla setta dei respiriani (in inglese “breathariani”) della quale ha fatto parte in gioventù. Una coppia di amici l’aveva introdotta a questa insolita organizzazione e, col senno di poi, non lo rifarebbe. Tra le sue fila è rimasta giusto un breve periodo, ma ha corso dei seri pericoli date le pratiche ascetiche estreme applicate.

Michelle Pfeiffer fu parte della setta di respiriani in gioventù

Michelle Pfeiffer confessa di aver fatto parte della setta dei respiriani da ragazza - Cinematographe.it

In un’intervista al Sunday Telegraph’s l’attrice ha confessato l’inedito retroscena, spiazzando i lettori. A onor del vero, anche personaggi noti dello showbiz italiano (come Michelle Hunziker) sono caduti nella rete delle sette, prima di pentirsene. In tanti evitano di parlarne probabilmente perché temono una perdita d’immagine agli occhi del grande pubblico. Che li considera alla stregua di supereroi: infallibili e invincibili.

A prescindere da quanto sia ricco il conto in banca, ognuno ha dei momenti no, di insicurezze e fragilità, legati agli insuccessi nel lavoro o a problemi nella sfera privata. Manna per le sette, brave a speculare sulle insicurezze dei loro adepti. Prima promettono alle potenziali reclute di volerle solo aiutare, salvo poi rendere difficile uscirne.

Michelle Pfeiffer confessa di aver fatto parte della setta dei respiriani da ragazza - Cinematographe.it

Michelle Pfeiffer era entrata in contatto con la realtà dei respiriani tramite due persone care, in cui riponeva cieca fiducia. Con gli amici trascorreva lunghi periodi senza mangiare né bere meditando e studiando. Le avevano spiegato che gli esseri superiori sono tutti breatherian e il sapere si raggiungeva solo attraverso tale pratica. Aprì gli occhi grazie all’ex marito Peter Horton, che la mise al corrente del numero di persone morte in Inghilterra provocate dall’assenza di cibo e acqua.

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