Mi piace Spiderman e allora?, arriva il film sugli stereotipi di genere

Il film parteciperà a dei Festival e sarà proiettato nei cinema e nelle scuola come percorso didattico.

Mi piace Spiderman e allora? è un cortometraggio sugli stereotipi di genere che ha come protagonisti solamente giovani attori

“E se una bambina desiderasse lo zainetto di Spider Man per il suo primo giorno di scuola, chi l’ha detto che non si può?”. È così che facciamo la conoscenza della piccola Cloe, la protagonista del cortometraggio Mi piace Spiderman e allora?, diretto da Federico Micali e prodotto dalla casa di produzione fiorentina Dnart. Il film è stato scritto dal regista insieme a Serena Mannelli ed è ispirato all’omonimo libro di Giorgia Vezzoli (edito da Settenove edizioni). Il cortometraggio sugli stereotipi di genere sarà presentato il 4 giugno al cinema La Compagnia di Firenze. Nel film, attraverso gli occhi di Cloe da bambina a adolescente, vengono affrontati gli stereotipi di genere dei nostri giorni, con leggerezza e puntualità. Tutti gli attori sono under 10 e adolescenti ed il film è stato interamente girato a Firenze.

Mi piace Spiderman e allora?, distribuito da Prem1ere Film, parteciperà a festival internazionali, sarà proiettato nei cinema e avrà anche un percorso di didattica nelle scuole attraverso proiezioni, incontri, un corso di formazione per docenti ed un kit didattico multimediale.

Mi piace Spiderman e allora?

Cloe è una bambina di sei anni con una grande passione: Spiderman! E per iniziare il primo giorno di scuola non poteva che scegliere la cartella del suo personaggio preferito. Ma la scoperta della scuola (e del mondo) di Cloe si arresta davanti a una domanda: perché le bambine non possono avere un supereroe preferito? Perché, quando sfoggia lo zaino nuovo, tutti, persino il negoziante, le dicono che «è da maschi»? Il viaggio di Cloe parte proprio da qui: dalla scoperta che esiste un universo per i maschi e un altro per le femmine. Una divisione che parte dai vestiti e dai giocattoli per arrivare alle immagini usate dalla pubblicità, ai cartoni animati, fino alle parole usate nel linguaggio del nostro quotidiano.

Il cortometraggio è il vincitore del Bando Non Violenza: lo schiaffo più forte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il supporto di ACF Fiorentina e di Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana, Lanterne Magiche, il programma di educazione all’immagine per le scuole della Regione.