Martin Scorsese e il suo consiglio ai giovani registi: “non fatevi aggregare da Hollywood”

Il leggendario cineasta, di recente, ha presentato il suo ultimo film, Killers of the Flower Moon, al Festival di Cannes, Fuori Concorso.

Martin Scorsese non ha ovviamente bisogno di presentazioni: parliamo di un noto regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore americano nato in particolare a New York il 17 novembre 1942 tra i più famosi film-maker della storia nonché uno degli esponenti di spicco della cosiddetta New Hollywood insieme a nomi del calibro di George Lucas, Steven Spielberg, John Landis, Francis Ford Coppola, Michael Cimino e molti altri ancora. Ebbene, un nome davvero altisonante che tra l’altro è tornato recentemente alla ribalta con il suo Killers of The Flower Moon, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2023 Fuori Concorso, ottenendo dei grandi risultati dal punto di vista di critica e pubblico.

Martin Scorsese ha esordito al cinema con Chi sta bussando alla mia porta? (1967)

Martin Scorsese - Cinematographe

Non deve quindi stupire che Martin Scorsese, in una recente intervista per Time, ha dato alcuni consigli ai giovani registi considerando la sua grande esperienza in materia. Tra le sue parole ci sono alcune affermazioni molto interessanti relative al mantenimento di un proprio stile personale, senza dover per forza aggregarsi ad un marchio o ad un movimento specifico.

“I giovani che si esprimono con immagini in movimento, troveranno un modo per essere visti. Ma devono combattere, devono combattere davvero, davvero e non farsi cooptare. Alla fine, dicono: ‘Bene, chi vuole fare film personali?’ Guarda cosa è successo negli anni ’70. Alla fine siete impazziti tutti! E hai superato il budget e la pianificazione e hai realizzato questi tre film, Apocalypse Now, Raging Bull e Heaven’s Gate!’”.

Delle parole molto incoraggianti quelle di Martin Scorsese che vanno assolutamente lette contestualmente all’industria cinematografica attuale che, in alcuni casi, ingloba alcuni autori o intere company, dando poi la direzione a monte di alcuni progetti, di conseguenza ledendo e andando a limitare la creatività e l’originalità di alcune opere.

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Fonte: Time