Marlon Brando e quella conversazione con Michael Jackson in cui si convinse della pedofilia del cantante

La rivelazione è stata fatta dall'attore nel 1994 ai magistrati americani.

La carriera di Michael Jackson è stata costellata da grandi successi. Il Re del pop, scomparso il 25 giugno 2009 a causa di un arresto cardiaco provocato da un potente anestetico, è stato una delle figure più significative del 20° e 21º secolo grazie al suo contributo nel mondo della musica e della danza. La sua vita, però, è stata sconvolta nei primi anni del nuovo millennio dalla doppia accusa per molestie sessuali contro minori. Sebbene non sia stato mai ritenuto colpevole di queste accuse, alcune rivelazioni fatte dall’attore Marlon Brando in una testimonianza del 1994 insinuano e non poco il dubbio che qualcosa di vero potesse esserci.

Le rivelazioni di Marlon Brando su Michael Jackson

Marlon Brando; cinematographe.it

Nei primi anni novanta, Marlon Brando e Michael Jackson cenarono insieme a Neverland, la magione fiabesca del cantante nei dintorni di Santa Barbara in California. Tra una chiacchiera e l’altra, l’attore gli chiese del suo rapporto con il padre, delle sue inclinazioni sessuali e dei suoi interessi per quei tanti ragazzi presenti a Neverland. In una testimonianza giurata rilasciata il 14 marzo 1994, anno in cui venne contattato dai magistrati americani che indagavano sulle accuse di pedofilia contro Jackson, Marlon Brando affermò “Mi ero da tempo convinto che Michael fosse gay ma quella sera ebbi la netta impressione che egli aveva davvero a che fare con quella storia dei ragazzini“.

L’attore proseguì, dicendo:

Stavamo parlando delle emozioni umane e di dove esse arrivino. Gli chiesi se fosse ancora vergine e cominciò a sghignazzare e ad arrossire, mi disse solo: ‘Brando, oh, Brando’. E allora insistetti: ‘Dunque, come fai con il sesso?’; arrossì e si imbarazzò moltissimo. Michael vive in un mondo completamente diverso, e non vive emozioni reali tanto che questo rende molto problematico non solo il lavoro sulla recitazione ma anche la normale vita quotidiana. Mi ha detto che odia suo padre ed è scoppiato in lacrime. Per questo non ho insistito, ho proseguito in punta di piedi, ho capito che vive una vita difficile, impossibile per un 35enne, specialmente se ha a che fare con lo show business.

A quel punto, Jackson gli rivelò di non conoscere nessuno che gli piacesse della sua età per poi scoppiare a piangere. Dopo questa cena, Marlon Brando ritenne ragionevole concludere  che il cantante poteva aver avuto qualcosa con i tanti ragazzini che passavano il proprio tempo a Neverland.