Mara Venier e quel dettaglio di Jovanotti che trova incredibilmente sexy: “lo trovo erotico”
La conduttrice veneta si è lasciata andare a una confessione "hot".
In occasione della ospitata di Jovanotti a Domenica In, la conduttrice Mara Venier si è divertita a scherzare su un aneddoto inerente all’infanzia dell’artista. Nel momento in cui la conversazione si è spostata sull’argomento famiglia, il cantante ha raccontato che, quand’era bambino, mamma lo chiamava Fischino, poiché tornava a casa da scuola fischiettando.
Mara Venier: simpatico siparietto con Jovanotti
Dunque, Mara Venier ha spronato Jovanotti a improvvisare un fischio: gli piace, lo trova erotico. Alla sua età se qualcuno le fischia dietro si gira e chiede se si prendono un caffè. La solita verve della zia della televisione italiana ha creato un momento tutto da ridere!
Nel corso dell’intervista, la Venier ha parlato con Jovanotti della famiglia. Cresciuto a Roma, in Vaticano esattamente, dove prestava servizio il padre, Lorenzo ha ricordato – con voce emozionata – che la madre lo aveva soprannominato “Fischino” perché fischiava mentre rincasava da scuola, salendo le scale. Gli diceva che il suo fischio le metteva allegria. Lui lo sapeva, perciò ha continuato per tutta la vita, fino a oggi.
Intanto, il cantante ha dedicato un brano in diretta, Le tasche piene di sassi, al genitore, composta proprio in suo ricordo. È un’immagine autentica, poiché da bambino teneva sempre i sassi in tasca.
Entrambi i genitori sono volati il cielo. Se, almeno all’inizio, il padre era titubante riguardo alla carriera di musicista, la madre lo ha sostenuto fin dal principio, ha spiegato alla Venier. A proposito della figura paterna, Jovanotti ha raccontato di aver una volta incontrato, durante un viaggio in Cile, un uomo che glielo ricordava moltissimo. Aveva lo stesso piglio e la stessa simpatia.
Così lo chiamava babbo. Gli piace pensare che oggi il suo babbo sia in Cile e gestisca un alberghetto di camionisti sulla strada. Ha sempre sognato di andare in Sud America ma non c’era mai riuscito.