Lupita Nyong’o: “Dopo 12 anni schiavo mi hanno solo offerto ruoli di quel tipo”
Lupita Nyong'o rivela che dopo la vittoria del premio Oscar per la sua interpretazione in 12 anni schiavo le hanno offerto per molto tempo solo ruoli da schiava
Lupita Nyong’o si è imposta fin da subito come attrice di grande talento, probabilmente tra le migliori della sua generazione. L’attrice, nota per film come Noi e A Quiet Place – Giorno 1, nonché per i ruoli di Maz Kanata nella trilogia sequel di Star Wars e di Nakia nella saga di Black Panther, ha infatti vinto il premio Oscar come miglior attrice non protagonista nel 2014 grazie al film che ha segnato il suo debutto sul grande schermo, ovvero 12 anni schiavo di Steve McQueen.
Lupita Nyong’o rivela che dopo la vittoria del premio Oscar per la sua interpretazione in 12 anni schiavo le hanno offerto per molto tempo solo ruoli da schiava

Un prestigioso risultato quello di Lupita Nyong’o, prima attrice keniota e messicana ad aggiudicarsi l’ambita statuetta, che ha lanciato alle stelle la sua carriera nel mondo del cinema. Ma come ha confessato la stessa attrice 42enne in una recente intervista rilasciata per Variety, la vittoria del premio Oscar l’aveva inizialmente rinchiusa nei limiti del ruolo che aveva già affrontato nel premiato film di Steve McQueen. “La cosa davvero interessante è che dopo la vittoria dell’Oscar pensi tipo ‘Riceverò il ruolo principale per questo film e per quell’altro.’ Ma in realtà era tipo ‘Vorremmo che tu facessi quest’altro film in cui fai sempre la schiava, ma questa volta sarai all’interno di una nave schiavista’” ha dichiarato l’attrice.
Lupita Nyong’o ha affermato che questa era la caratura della maggior parte delle proposte che le sono state offerte in quel periodo post-Oscar. “Ho dovuto destreggiarmi per liberarmi da tutte queste proposte, perché in fin dei conti io non sono una teoria, sono una persona vera” ha commentato l’attrice. “Mi piace essere una gioiosa guerriera che possa essere in grado di cambiare i paradigmi di cosa significhi essere africani. Se assicurarmi che io non stia perpetuando i classici stereotipi significa avere un lavoro in meno all’anno va bene così.“
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