Luciana Littizzetto e le critiche per la lettera alla mamma di Blanco: “giustifichi un gesto orribile”
La famosa comica, a Che Tempo che Fa. si è lasciata andare ad un messaggio rivolto alla madre del giovane cantante che, secondo lui, si è trasformato in un sottile elogio.
Luciana Littizzetto è una famosa comica, attrice, conduttrice radiofonica, conduttrice televisiva, umorista, scrittrice, opinionista, cabarettista, doppiatrice ed ex insegnante italiana. La mitica Lucianina, per chi non lo sapesse, a cominciare la sua carriera come insegnante di musica alla Scuola media statale Carlo Levi, parallelamente scrivendo anche per Gioventù Operaia, mensile della GiOC in sui si nota già il suo stile ironico e fortemente dissacrante che ha caratterizzato in futuro i suoi sketch. Dopo frequenta, tra il 1988 e il 1990 la scuola di recitazione dell’Istituto d’arte e spettacolo al circolo Dravelli di Moncalieri, diretta in quel tempo dal mitico Arnoldo Foà. Ed ecco che poi comincia la sua carriera tra teatro e televisione prevalentemente, apparendo per la prima volta all’interno di Che Tempo che Fa, trasmissione di Fabio Fazio che le dà sempre uno spazio, dal 2005.
Luciana Littizzetto ha iniziato la sua carriera come insegnante di musica

Proprio in questo contesto, qualche giorno fa (come riporta ufficialmente la Tecnica della Scuola), Luciana Littizzetto ha fatto polemica, come suo solito, stavolta leggendo una lettera immaginaria alla madre di Blanco che, ricordiamo, nella prima serata del Festival di Sanremo, si è lasciato andare ad una distruzione completa della scenografia al termine dell’esibizione, rovinando in particolare, tra calci e lanci, tantissime rose rosse. Un gesto che, per quanto fosse in realtà previsto, ha comunque scatenato una polemica infinita. Detto questo, in un determinato passaggio della lettera, la comica in realtà sembra giustificare l’artista e ciò ha sconvolto l’opinione pubblica, in particolare sui social.
Cara signora Blanco, lasci che le dia del tu e la chiami Blanca. Genitrice dell’idolo delle teenager italiane e creatrice del premiato ormonificio nazionale che, martedì sera, eri seduta all’Ariston e quando è entrato tuo figlio hai pensato: ‘Dai figlio mio, dai che fra due minuti è tutto finito, mi raccomando spacca tutto tesoro’.
Come ti sarai sentita? Io lo so come ti sarai sentita. Il cuore che non batte, il fiato che non esce. Siamo in tante mamme e anche papà a saperlo: ti sei sentita mortificata, colpevole al posto suo. Ti sarai chiesta ‘l’avrò educato male? Ho messo troppo pochi fiori in casa?’. lo so cosa avrai pensato ‘ma Tananai guarda anche lui è fulminato ma guarda come si controlla bene’. Perché sempre il mio deve fare il p***a? Distruggendo il lavoro di tante persone per bene? Con tutti che ti dicono ‘dai ha 20 anni, dovrebbe essere maturo’. Se vabbè, in Italia l’adolescenza dei ragazzi dura fino ai 50 anni. Ma quando crescerà?
Stai tranquilla, sappi che ce ne sono tanti figli Blanchi, tu hai tutta la mia solidarietà. Lui sa che ti ha fatta piangere. Ma immagino che si farà perdonare perché poi questi figli schiodati sanno sempre trovare la via del cuore.
Una lettera che, con delicatezza e ironia ha voluto affrontare la situazione con maturità, rivelando un pensiero costruttivo alla base. Un approccio che, a quanto pare, non è stato condiviso da tutti.