Luca Bizzarri sul giovane animatore fuggito da Rimini: “I giovani vorrebbero cambiare il mondo con TikTok ma sono mitomani cresciuti male”

Dopo il caso del giovane animatore di Rimini, l'attore e comico Luca Bizzarri è stato un fiume in piena contro le nuove generazioni.

Nei giorni scorsi, mentre gli italiani si preparavano a partire per il lungo weekend di Ferragosto, Gilberto Contadin – un giovane animatore romano di 21 anni – è salito alla ribalta delle cronache nazionali per aver denunciato, attraverso un video postato sui social, di aver rifiutato un posto di lavoro in un albergo di Rimini perché sottopagato e con un alloggio con “pareti ammuffite”. La notizia è diventata un caso mediatico, coinvolgendo anche figure del mondo dello spettacolo italiano, tra cui Luca Bizzarri, l’attore e comico genovese noto per il duo Luca & Paolo formato con Paolo Kessisoglu.

Luca Bizzarri e il suo intervisto sul giovane animatore fuggito da Rimini

Intervistato da Adnkronos, Luca Bizzarri ha criticato senza mezzi termini l’approccio delle nuove generazioni al mondo del lavoro.  “I giovani di oggi pensano che i problemi si risolvano su TikTok, pensano che accendendo la telecamera del telefono possano cambiare il mondo e invece non è così. Com’eravamo ingenui noi che appena arrivati avevamo solo una richiesta: ‘C’è figa?’. Sono di una generazione che si accontentava, dopo quelle che cercavano di cambiare il mondo. È stata la peggiore della storia, peggiori figli, peggiori genitori. E ha tirato su dei mitomani che credono che i problemi si risolvano su TikTok”, ha dichiarato l’attor e comico genovese.

Per Luca Bizzarri, i giovani di oggi non sono gli unici colpevoli. Una grande responsabilità ce l’hanno anche i genitori e il sistema mediatico. “Credo che, in questi casi, il problema siano gli adulti e tutti coloro che ritengono che il video del ragazzo sia una notizia da mettere sui giornali e invece non lo è, perché come tutti i video su TikTok dura come una scorreggia in ascensore. Sono solo fatti suoi o meglio trent’anni fa sarebbero stati solo fatti suoi, adesso si accende la telecamera dello smartphone e diventa un caso, ma un caso non lo è”, ha continuato l’attore. Infine, un’amare constatazione: I nostri padri hanno provato a cambiare il mondo, i nostri nonni hanno fatto la resistenza e noi? Bastava che non rompessimo i cogl**ni, tanto che il massimo della lotta sociale fatta dalla mia generazione è stato fare i paninari“.