Luca Bizzarri e il giudizio tagliente al giovane animatore di Rimini: “I giovani di oggi pensano che i problemi si risolvano su TikTok”

Luca Bizzarri non ha risparmiato critiche né al protagonista della vicenda né, più in generale, all’approccio delle nuove generazioni

Un gesto di rottura, un video di pochi secondi e un dibattito che ha incendiato i social. È la parabola rapida – e inevitabile – della vicenda che ha visto protagonista un animatore ventenne di un villaggio turistico di Rimini. Il ragazzo, dopo aver abbandonato il posto di lavoro, ha deciso di documentare la propria scelta sui social network, denunciando condizioni di lavoro che ha definito “inaccettabili” e mostrando alloggi con “pareti ammuffite”. Il filmato ha immediatamente scatenato un’ondata di reazioni contrastanti: c’è chi lo sostiene, denunciando lo sfruttamento nel settore turistico, e chi invece lo accusa di “mancanza di spirito di adattamento”.

Luca Bizzarri cinematographe.it

La questione è presto uscita dall’alveo dei social per approdare ai media tradizionali, coinvolgendo anche volti noti dello spettacolo. Tra questi, Luca Bizzarri, comico e attore genovese, che non ha risparmiato critiche né al protagonista né, più in generale, all’approccio delle nuove generazioni. Intervistato dall’Adnkronos, Bizzarri ha dichiarato: “I giovani di oggi pensano che i problemi si risolvano su TikTok, che accendendo la telecamera del telefono possano cambiare il mondo. E invece non è così”.

Con la consueta ironia, l’attore ha tracciato un paragone con la propria generazione, ricordando che all’epoca le priorità erano ben altre: “Com’eravamo ingenui noi che appena arrivati avevamo solo una richiesta: ‘C’è figa?’”. Ma dietro la battuta, Bizzarri ha articolato una critica severa: “La mia è stata la peggiore generazione della storia: peggiori figli, peggiori genitori. E ha cresciuto mitomani convinti che i problemi si risolvano su TikTok”.

Il discorso dell’attore non si è fermato alla contrapposizione tra giovani e meno giovani. Bizzarri ha puntato il dito anche contro il sistema mediatico, colpevole a suo dire di dare troppa risonanza a episodi che un tempo sarebbero rimasti circoscritti alla sfera privata. Il problema sono gli adulti che ritengono notizia un video come quello del ragazzo. Non lo è. Come tutti i video su TikTok, dura come una scorreggia in ascensore”, ha affermato senza giri di parole. “I nostri padri hanno provato a cambiare il mondo, i nostri nonni hanno fatto la Resistenza. Noi? Bastava che non rompessimo i co******, tanto che il massimo della lotta sociale della mia generazione è stato fare i paninari”.