Luca Barbareschi racconta l’inaccettabile abbandono della madre a soli 6 anni: “Mi hanno cresciuto due zie di 85 anni”

L'attore e regista lo ha rivelato nel corso di un'intervista al Corriere della Sera.

Attore, produttore e regista, senza dimenticare una parantesi politica dal 2008 al 2013 come Deputato della Repubblica Italiana. Luca Barbareschi non si è fatto mancare praticamente nulla nel corso della sua vita. Quando si parla di lui, però, non si può però non pensare alla sua prestigiosa carriera televisiva, che comprende circa ottanta sceneggiati e venti varietà. Un successo che lo ha ripagato di tante fatiche e anche di tanti dolori, come l’inaspettato abbondono da parte di sua madre in tenerissima età.

Luca Barbareschi e l’abbandono della madre a soli sei anni

luca barbareschi; cinematographe.it

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Luca Barbareschi ha parlato della sua infanzia. “Mio padre era ingegnere civile. Lavorava per l’Edison. Avevo genitori fantasiosi: suonavano la fisarmonica, il pianoforte, la chitarra… Era un mondo vivo e divertente“. La sua infanzia è cambiata radicalmente quando sua madre Maria Antonietta Hirsch, un’economista di origine ebraica, ha deciso di abbandonarlo a soli sei anni: “Era appena nata mia sorella. Mia madre una mattina mi dice: “Vado a Roma perché mi sono innamorata di un altro”. “E io?”, chiesi. Lei: “Eh sì, adesso mica andiamo tutti a Roma in vacanza…”. Mi sembrò ragionevole, avevo sei anni. Il problema è che l’ho rivista dieci anni dopo. Mi hanno cresciuta due zie di 85 anni“.

L’abbandono da parte di sua madre non è stato l’unico dramma che Luca Barbareschi ha dovuto affrontare nei suoi primi anni di vita. Come lui stesso ha raccontato, dall’età di otto anni fino ai tredici ha subito abusi sessuali in ambito scolastico, presso l’Istituto Leone XIII, prestigiosa scuola privata milanese, da parte di un sacerdote cattolico, suo insegnante. Proprio per questo motivo, da anni, è impegnato sul fronte della lotta alla pedofilia attraverso la sua Fondazione.