Luca Argentero esausto: “dopo 50 film mi chiedono ancora del Grande Fratello”

Dall’etichetta di reality star a volto simbolo del cinema italiano, ma il passato non smette di rincorrerlo.

Dicono che il tempo metta tutto in prospettiva. Ma per Luca Argentero, anche dopo vent’anni di carriera e cinquanta film all’attivo, il passato continua a bussare con insistenza. Il pubblico lo applaude, la critica lo premia, i registi lo cercano. Eppure, per molti resta sempre e comunque “quello del Grande Fratello”.

Luca Argentero tra cinema, Grande Fratello e la polemica su Amici

Dopo 50 film Luca Argentero viene ancora ricordato per il Grande Fratello - Cinematographe.it

Era il 2003, terza edizione del reality, e lui un venticinquenne con lo sguardo gentile e la parlantina da bravo ragazzo. Da lì, un salto che in pochi avrebbero scommesso: fiction come Doc – Nelle tue mani, Le fate ignoranti, ruoli a Striscia la notizia, Le Iene, e collaborazioni con registi del calibro di Ferzan Özpetek e Michele Placido. Nonostante tutto, ogni intervista finisce per tornare lì: “Invece di parlare dei 50 film fatti, una domanda sul GF esce sempre fuori”, ammette con un mezzo sorriso.

Quando ha accettato di fare il giudice ad Amici, stessa storia. “Scelte troppo pop”, gli hanno detto. Come se ci fosse un regolamento invisibile che impedisce a chi lavora nel cinema di abbassarsi al livello dei talent show. Ma Luca Argentero se ne frega. Per lui ogni esperienza ha un valore, ogni tappa aggiunge spessore, anche se il pubblico non sempre lo capisce. “Ha contribuito a creare una rotondità”, dice a Il giorno parlando del suo percorso.

Dopo 50 film Luca Argentero viene ancora ricordato per il Grande Fratello - Cinematographe.it

Oggi non si ferma un secondo: nuovi progetti per Sky e Netflix, un libro in uscita, una start-up chiamata Sodamore. Lo guida una regola semplice: rispetto per il lavoro e voglia di imparare. Il problema, forse, è che in Italia l’etichetta te la appiccicano presto. E anche se la scrolli via con trent’anni di set e trasformazioni, per qualcuno resti sempre quello che ha varcato la porta rossa.

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