L’erede: trama, cast e tematiche del thriller psicologico di Xavier Legrand

L’erede è il nuovo film di Xavier Legrand, autore francese già noto per L’affido – Una storia di violenza. Anche stavolta si muove dentro i confini instabili della famiglia, ma lo fa con una lente ancora più ravvicinata.

La trama, il cast e le tematiche del film L’erede

La storia parte da un’eredità: François, uomo di mezza età, riceve dal padre defunto la villa di famiglia. Una casa piena di oggetti, così come di tracce. Più che sistemare una proprietà, François si ritrova a fare ordine dentro qualcosa che non aveva mai voluto aprire. La trama si sviluppa come un’indagine senza reato, piena di piccoli indizi. E una tensione costante.

Nel ruolo di François c’è Marc-André Grondin, attore canadese che lavora molto sul trattenere, sul non dire. Al suo fianco troviamo Yves Jacques e Anne Coesens, in un cast costruito su dinamiche familiari anziché su grandi dialoghi. L’erede si gioca tutto sulle sfumature.

Legrand lavora sulla trasmissione emotiva tra generazioni. Non mette l’accento sull’eredità in senso legale, ma su tutto quanto, ignari, ci portiamo appresso dalla tenera età all’età adulta. L’erede assume contorni psicologici psicologico proprio perché evita di dividere il mondo in buoni e cattivi, mostrandolo nelle sue infinite scale di grigio.

A livello visivo, il film adotta uno stile essenziale. Ogni scena sembra costruita per farci stare lì dentro con François, e non calca troppo la mano sulle musiche. Il focus rimane, infatti, sulla casa e su chi ci vive. O ci vive ancora, in qualche modo. L’erede può essere una piacevole scoperta, purché venga lasciato alla narrazione tempo e modo di prendere il corso. Nella sua semplicità, ci ricorda come, in alcuni casi, il thriller, quello vero, avviene tra le quattro mura domestiche.

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