Lenskeeper – Alle porte dell’abisso: il teaser trailer del nuovo incubo firmato Luca Canale B.
Lenskeeper – Alle porte dell’abisso promette un viaggio nell’orrore più puro, tra suggestioni lovecraftiane, splatter e atmosfere gotiche
Dopo il successo disturbante di H010N e l’impatto di Onirica, Luca Canale B. torna a scuotere le coscienze con il suo cinema estremo e senza compromessi. Il nuovo capitolo della sua filmografia, Lenskeeper – Alle porte dell’abisso, promette un viaggio nell’orrore più puro, tra suggestioni lovecraftiane, splatter e atmosfere gotiche che richiamano Lucio Fulci e Clive Barker.
Prodotto da Paola Cappelli, Alessandro Rossi e Simona Sandri per SancaPross Movie Production, il film conferma lo stile del regista torinese, spingendolo a un livello ancora più radicale. Nessun horror patinato, nessuna concessione alle mode: Lenskeeper affonda le radici in un’angoscia autentica, trasformando Torino nella sinistra Arkham dei racconti di H.P. Lovecraft.

Diamara Ferrero interpreta la protagonista: una donna senza nome, trovata a vagare per le strade di Arkham, coperta di sangue e senza memoria. Sottoposta a un interrogatorio sempre più claustrofobico, la sua vicenda si trasforma in un viaggio allucinato verso il male assoluto e una lotta disperata per la sopravvivenza. Accanto a lei, Riccardo Livermore e Paolo Mazzini – quest’ultimo nei panni di un villain crudele e spietato, frutto di un intenso training fisico e vocale. La collaborazione tra Mazzini e Canale B. si rinnova, offrendo una performance inquietante e magnetica.
Le scenografie sono curate da Inverno Craft con la direzione artistica di Sergio Luca Loreni, mentre gli effetti speciali portano la firma di Francesco Sanseverino. La colonna sonora, affidata a Massimiliano Zaccone, promette un’esperienza sonora tanto ipnotica quanto opprimente.
“Il vero horror proviene dall’ignoto, dagli angoli oscuri, dal buio infinito,” dichiara Luca Canale B. “Con Lenskeeper volevo realizzare un film che non si limitasse a raccontare la paura, ma la facesse vivere nel profondo.”