Lee Tamahori: morto a 75 anni il regista di Once Were Warriors affetto dal morbo di Parkinson

Nato a Wellington nel 1950, Lee Tamahori aveva raggiunto la fama internazionale nel 1994 con Once Were Warriors

È morto a 75 anni Lee Tamahori, regista neozelandese noto per Once Were Warriors e per il film di James Bond La morte può attendere (Die Another Day). La famiglia ha confermato il decesso del cineasta, avvenuto nella sua casa in Nuova Zelanda il 7 novembre 2025, dopo una lunga battaglia contro il morbo di Parkinson.

Lee Tamahori - cinematographe.it

Nato a Wellington nel 1950, Lee Tamahori aveva raggiunto la fama internazionale nel 1994 con Once Were Warriors, tratto dal romanzo di Alan Duff. Il film, incentrato su una famiglia Māori di Auckland, è diventato un punto di riferimento per il cinema neozelandese, imponendosi come uno dei titoli più acclamati e di maggior incasso del Paese.

Dopo il successo iniziale, il regista Lee Tamahori si era trasferito a Hollywood, dove aveva diretto Mulholland Falls con Nick Nolte e Jennifer Connelly, e successivamente il thriller di sopravvivenza The Edge con Anthony Hopkins e Alec Baldwin. Nel 2002 era stato scelto per dirigere La morte può attendere, vententesimo capitolo della saga di James Bond e ultimo con Pierce Brosnan nel ruolo dell’agente 007. Il film, interpretato anche da Halle Berry e Rosamund Pike, incassò oltre 430 milioni di dollari nel mondo, consolidando la sua reputazione internazionale.

Tra i suoi lavori successivi figurano XXX: State of the Union (2005), Next (2007) con Nicolas Cage e The Devil’s Double (2011). Nel 2016 era tornato in Nuova Zelanda per girare Mahana, seguito dal suo ultimo film, The Convert, presentato al Toronto International Film Festival nel 2023.

Lee Tamahori ha inoltre firmato la regia di episodi per serie televisive come I Soprano e Billions, continuando a sperimentare linguaggi diversi nel corso della sua carriera. Il regista lascia la compagna Justine e i figli Sam, Max, Meka e Tané. Una cerimonia commemorativa si terrà ad Auckland presso il Te Mahurehure Marae di Point Chevalier, in onore di un artista che ha raccontato con passione la forza delle radici e dell’identità culturale.

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