L’avete riconosciuto? Oggi ha 90 anni, 5 Oscar e due espressioni: col cappello e senza cappello

Attore, regista e produttore, una straordinaria carriera iniziata negli anni '50

Clint Eastwood si è distinto negli anni nel mondo del cinema come attore, regista, produttore e compositore di molti film. Debuttando nel 1955 sul grande schermo in ruoli secondari, la prima interpretazione di rilievo la ricopre nel 1959 nella serie Gli uomini della prateria. In Italia diviene popolare grazie a Sergio Leone che lo sceglie per i film Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo, film che gli aprirono la strada al genere del western e che lo portarono nel 1971 a interpretare Harry Callaghan nella saga Ispettore Callaghan, composta da cinque capitoli in tutto. Nonostante le pellicole alle quali partecipò e diventando noto al grande pubblico, non ottenne per molti anni il meritato successo della critica che inizia ad avere solo negli anni  ’80. Eastwood partecipò infatti a film più impegnati, come il celebre Fuga da Alcatraz, l’acclamato Gli Spietati e, soprattuto, debuttando alla regia e venendo così finalmente rivalutato. Agli inizi degli anni 2000 la carriera la regista lo porta a realizzare dei veri e propri capolavori, come Million Dollar Baby, Mystic River e, successivamente, American Sniper. Degni di nota anche i più recenti Gran Torino, J. Edgar e Richard Jewell.

Clint Eastwood e i suoi tratti distintivi

Clint Eastwood - cinematographe.it

Conservatore e associato al personaggio del duro e burbero antieroe, emblema dell’America repubblicana, è padre di 8 figli da 6 donne diverse, considerando due lunghi matrimoni e relazioni più brevi. La figlia più grande ha 66 anni, mentre la più piccola 24. Novantenne dalla fibra e forza invidiabile, continua a girare film, pellicole spesso complesse e basate su storie vere. Durante la sua infanzia e adolescente fu costretto a cambiare 10 scuole in 10 anni, diventando un bambino timido e introverso. Acquistò sicurezza distinguendosi negli sport, in particolare nel basket, anche grazie alla sua altezza: Clint Eastwood è infatti alto 1,93 metri. Ostinato a rendersi indipendente per non pesare sulla sua famiglia, in passato vittima di difficoltà economiche, fece i più svariati lavori: taglialegna, guardia forestale, magazziniere e benzinaio.

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Appassionato di musica, incise un disco e ottenne un diploma, ma venne poi allontanato dal mondo discografico, a cause del richiamo nell’esercito degli Stati Uniti, riuscendo poi comunque a non partire per la guerra di Corea, grazie alle sue doti sportive. La passione e il talento musicale lo accompagnarono per tutta la carriera, compose infatti da solo le colonne sonore dei suoi film. Negli anni rifiutò il ruolo di James Bond e Superman, il primo perché lo considerava un personaggio di Sean Connery, si trattava infatti del primo film di 007 senza la partecipazione di Connery, mentre per il secondo non si sentiva più abbastanza giovane. Sindaco della cittadina californiana dove aveva il suo ranch, è appassionato di golf e adora volare con il suo elicottero, nonostante un grave incidente avuto negli anni ’50, all’età di vent’anni e che avrebbe potuto costargli la vita: a bordo di un cacciabombardiere, mentre prestava servizio, rimase, insieme a un suo amico, senza carburante. Fu infatti costretto ad un atterraggio d’emergenza in mare aperto. Riuscendo a uscire prima che il veicolo affondasse, i due furono costretti a nuotare per 3 miglia e a percorrere altrettanta strada a piedi prima di raggiungere l’autostrada.

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Dopo esser stato assunto dalla Universal come attore a contratto, insieme al giovane Burt Reynolds, fu licenziato con la motivazione che aveva il pomo d’Adamo troppo pronunciato. Anche Reynolds fu licenziato perché gli dissero che non sapeva recitare. Clint raccontò successivamente che Reynolds gli disse: “sei davvero fregato, io posso imparare a recitare, ma tu non puoi sbarazzarti di quel pomo d’Adamo“. L’uomo che dice “di non piangere mai, solo quando si vede sullo schermo“, deve sicuramente molto a Leone che lo scelse per la trilogia del dollaro e che lo definì con quelle parole che rimasero nella storia “mi piace come attore perché ha solo due espressioni: col cappello e senza cappello“. Non sembra proprio un complimento, ma è stato comunque il protagonista dei tre film del grande regista che ha portato Eastwood a diventare una star del western.

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