L’avete riconosciuto? Aveva un gemello siamese, ha odiato Fidel Castro e ha uno stretto rapporto con la malavita americana
Attore, regista e produttore cinematografico cubano naturalizzato statunitense, e candidato all’Oscar per l’ultimo film di una trilogia che ha fatto la Storia del Cinema, è rimasto particolarmente turbato dalla rivoluzione di Fidel Castro che ha portato lui e la sua famiglia ad emigrare negli Stati Uniti. Dopo una breve carriera sportiva dove il giovane eccelle nella pallacanestro, a causa di un’epatite è costretto a dedicarsi ad altro e coltiva così il suo interesse per la recitazione. Si tratta di Andy Garcia, che annovera tra le sue prime apparizioni ruoli iconici e memorabili. Il suo esordio avviene nel 1984 nella serie tv Hill Street giorno e notte, per poi passare solo 2 anni dopo sul grande schermo con 8 milioni di modi per morire, film che convincerà Brian De Palma ad affidare all’attore emergente il ruolo di George Stone nel capolavoro Gli intoccabili.
La vita privata e la carriera di Andy Garcia
Andy Garcia, classe 1956, alla sua nascita era unito tramite la spalla al fratello gemello che però nacque morto. I due vennero poi divisi chirurgicamente. Dopo il ruolo in Gli intoccabili nel 1987, nel 1990 Andy Garcia partecipò a un’altra grande pietra miliare del cinema: Il padrino – Parte III, capitolo conclusivo della straordinaria storia della famiglia Corleone. Nono film, secondo ruolo di rilievo e prima candidatura all’Oscar. Tra gli altri successi di Andy Garcia si ricordando anche The Unsaid, La tela dell’assassino, Ocean’s Eleven, seguito poi dai sequel Ocean’s Twelve e Ocean’s Thirteen, Mamma Mia! Ci risiamo, Il corriere – The Mule, insieme a molti altri. Padre di 4 figli e sposato dal ’82 con la moglie Maria Vittoria, anch’essa di origine cubana, nel 2005 Andy Garcia esordisce come regista con The Lost City dove esprime fortemente la sua avversione verso il regime comunista cubano. “Voglio esprimere il dispiacere che provo per tutti i cubani che hanno sofferto le atrocità e le repressioni causate da Fidel Castro e il suo regime totalitario“, ha dichiarato dopo la morte di Fidel Castro.