L’odore della notte, il noir culto con Valerio Mastandrea e Marco Giallini torna nei cinema in 4K

A cavallo tra lo Scorsese più tormentato di Taxi driver e quello più vorticoso di Quei bravi ragazzi, L’odore della notte non ne segue semplicemente le scie, ma ne rielabora la forza in modo unico e personale.

Presentata alla Festa del Cinema di Roma nel nuovo restauro 4K, L’odore della notte – l’opera seconda di Claudio Caligari, regista di Amore tossico (1983) e Non essere cattivo (2015), è pronta per tornare nelle sale a partire dal 20 novembre, distribuita da Minerva Pictures in collaborazione con Cat People. Trampolino definitivo per la carriera di Valerio Mastandrea, qui protagonista e narratore senza filtri, Marco Giallini e Giorgio Tirabassi, L’odore della notte è una vorticosa epopea proletaria e criminale che cuce insieme stile, personaggi e ritmo senza compromessi, trasformando ogni momento in uno schiaffo, uno sfottò, un dolore sincero. Nel cast, anche Little Tony nei panni di se stesso.

Trama e trailer ufficiale di L’odore della notte

Nella Roma tra il 1979 e il 1983, un giovane borgataro, Remo Guerra, è poliziotto di giorno e di notte capo riconosciuto di una banda che toglie ai ricchi romani, con violenza e minacce, in nome di un riscatto sociale altrimenti irraggiungibile. La sua “anima proletaria”, non paga dell’autorità conferitagli dal ruolo di tutore della legge, si ribella nel solo modo datogli dall’appartenenza al mondo delle borgate, ossia rubando. Nel vano tentativo di cambiare strada, con i suoi complici, aprirà un bar in periferia, ma anche questo episodio si rivelerà marginale, poiché egli sembra affidare il proprio destino alla sua definitiva cattura.

Liberamente tratto da Le notti di Arancia Meccanica di Dido Sacchettoni (Einaudi, 1986), L’odore della notte venne presentato per la prima volta durante la Settimana della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia del 1998 e ora torna nei cinema nella sua nuova versione restaurata in 4K per il suo 25° anniversario. Realizzato nel 2023, il restauro è stato curato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale a partire dai negativi scena e colonna sonora messi a disposizione da Minerva Pictures, con la supervisione del direttore della fotografia Maurizio Calvesi.