L’agnello di Mario Piredda vincitore del Premio Suso Cecchi D’Amico 2020

A L'agnello di Mario Piredda il Premio Susa Cecchi D'Amico, il riconoscimento che ogni anno premia la sceneggiatura originale italiana in cui spicca una figura femminile.

A L’agnello di Mario Piredda va il Premio Susa Cecchi D’Amico, il riconoscimento che ogni anno premia l’autore della sceneggiatura originale in cui spicca una figura femminile

Fermato causa emergenza Covid (l’uscita era annunciata per il 26 marzo), L’Agnello – opera prima di Mario Piredda, già in concorso ad Alice nella Città – arriva finalmente nelle sale e nelle arene con un tour che, partito con due date sold-out a Cagliari, da questa settimana toccherà le principali città: prime tappe, alla presenza del regista e del cast, Roma (20 luglio, Arena Tiziano), Torino (il 21 luglio all’Arena di Palazzo Reale, e dal 24 luglio in programmazione al Cinema Centrale) e Milano (il 22 luglio all’AriAnteo Incoronata, e dal 23 luglio in programmazione all’Anteo). Tra le città confermate, con date in via di definizione, anche Pesaro, Rimini, Mantova, Varese, Genova, Trieste, Potenza, Pisa, Perugia.

Il film ha vinto il Premio Suso Cecchi D’Amico 2020, il riconoscimento che segnala ogni anno l’autrice o l’autore della sceneggiatura originale di un film italiano in cui rivesta particolare rilievo una figura femminile. Il premio sarà consegnato domani, martedì 21 luglio, a Castiglioncello. A ritirare il premio, Giovanni Galavotti (autore della sceneggiatura insieme a Mario Piredda) e la produttrice Chiara Galloni.

Anita ha diciassette anni e vive da sola con suo padre Jacopo, che è malato di leucemia e avrebbe bisogno di un trapianto con urgenza. I tempi d’attesa per la ricerca di un donatore sono troppo lunghi rispetto al progredire della malattia, e anche se i parenti hanno più probabilità di essere compatibili, non lo sono né Anita né suo nonno Tonino, un vecchio pastore che vive sull’altopiano. Jacopo ha un solo fratello, Gaetano, che vive dall’altra parte dell’isola. I due non si parlano da anni a causa di un feroce litigio che non sembrano intenzionati a dimenticare. Con l’aiuto del nonno, ad Anita non resta che presentarsi a casa dello zio, determinata a ricucire gli strappi del passato, pur di convincerlo a fare le analisi che potrebbero salvare la vita di suo padre.