Killers of the Flower Moon: per Martin Scorsese è il culmine del suo lavoro con DiCaprio

Il lungometraggio è il sesto film che ha visto i due collaborare insieme.

Killers of the Flower Moon è il recente film firmato da Martin Scorsese (Quei bravi ragazzi, The Irishman) che tra l’altro trae ispirazione, in particolare, dal saggio Gli assassini della terra rossa scritto dal giornalista David Grann che riguarda, in particolare, uno dei più efferati eccidi perpetrati dal popolo americano nei confronti dei Nativi, in particolare la tribù degli Osage, in Oklahoma, durante gli anni Venti. Un lungometraggio molto denso di significati con tanti temi affrontati e una cura maniacale per i dettagli che ha trasformato questa pellicola in uno dei titoli più papabili agli Oscar di quest’anno (anche se ai Golden Globes ha vinto solo Lily Gladstone come Miglior attrice in un film drammatico).

Killers of the Flower Moon è arrivato nelle sale italiane dal 19 ottobre 2023

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Uno dei punti di forza di Killers of the Flower Moon, infatti, per forza di cose, è l’interpretazione dei vari membri del cast, con anche Leonardo DiCaprio e Robert De Niro che, interpretando rispettivamente Ernest Burkhart e William Hale, ci hanno regalato delle performance davvero strepitose. Ebbene, in una recente intervista che ha tenuto lo stesso Scorsese per IndieWire, il cineasta ha spiegato che questa pellicola rappresenta l’apice del suo lavoro con DiCaprio, iniziato nel lontano 2002 con Gangs of New York, e ora arrivati alla sesta collaborazione. Inoltre, il film-maker ha spiegato i motivi dietro la grande interpretazione della star americana:

“In molti sensi, Killers of the Flower Moon è il culmine di tutto questo lavoro svolto insieme. Fino alla fine, quando è al banco dei testimoni. Sapevo che avrei potuto semplicemente tenere la telecamera su di lui e non tagliare perché sapevo avrebbe trasmesso tutto ciò che c’era in quel momento decisivo. E abbiamo fatto una ripresa, e mi sono commosso sul set, e basta. Una sola ripresa, quindi lo vedo scavare più a fondo negli angoli di un’esperienza umana che molti di noi non riescono nemmeno a sopportare nemmeno per riconoscere la debolezza e le delusioni di questo ragazzo nel film. Lo odi, ma tendi a ‘Lo amo anche…’ tutte le contraddizioni di ciò che significa essere umani. So davvero che è uno dei più grandi attori nella storia del cinema. Lo ringrazio per tutto.”

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