Kill Your Friends: Nicholas Hoult parla del suo personaggio

Il Southwest Festival di quest’anno è in pieno svolgimento, il che significa che alcuni dei nomi più gettonati per film, tecnologie e musica devono passare attraverso Austin per assumere una posizione rilevante. Kill Your Friends di Owen Harris, nelle sale a partire dall’1 aprile, vede protagonista Nicholas Hoult nei panni di una star del pop rock degli anni ’90.

Kill Your Friends: Nicholas Hoult parla del suo personaggio

Lo scrittore scozzese John Niven ha adattato al grande schermo il suo romanzo preferito del 2008, e Kill Your Friends, la versione del film con Nicholas Hoult nei panni di Steven Stelfox, presenta subdoli omicidi per permettergli di ottenere quanto desiderato nella corsa al successo. Ecco cosa ha rivelato l’attore sul suo personaggio.

Hai ricevuto la sceneggiatura di Kill Your Friends un paio di anni fa, giusto?

Esattamente, era ancora una sceneggiatura casuale, non completa, perché ero seduto presso l’Hyde Park di Londra quando un produttore mi si è avvicinato per dirmi “Ho questa sceneggiatura per Kill Your Friends” e chiaramente, nella mia testa, pensavo qualcosa come “Um, okay, ti darò le credenziali del mio agente ma non mi aspetto di ricevere nulla da una sceneggiatura del genere”. Poco tempo dopo ho ricevuto la sceneggiatura e l’ho letta, per poi accorgermi che non ero abbastanza vecchio per interpretare il personaggio. Sarebbe bastato aspettare un paio di anni per essere perfetti. È stato solo un anno più tardi che sono tornati da me per poi chiedere ad Owen Harris di dirigere il film, ho riletto nuovamente la sceneggiatura e non ne sono certo. In un primo momento era come se… ‘si, certamente, perché rifiutare?’ Qualcosa è cambiato in quell’anno dal momento in cui ho scelto di portare avanti il progetto.

Così qual’è stata come ti sei sentito la seconda volta che hai letto la sceneggiatura?

Mi piaceva molto lo scritto di John. L’ho trovato molto oscuro e davvero contorto. Si sviluppa nell’ambito dell’industria musicale, e per i miei amici che sono nel settore o per chiunque conosca o sia mai stato coinvolto in quest’ambito, è evidente che sia un posto terribile. Come qualsiasi genere di industria, spero, dipende da quale visione delle cose ti fai travolgere. Il personaggio del film non ha possibilità di redenzione, secondo quanto lascia intravedere l’autore.

Il film attraversa la linea interessante della commedia nera e di qualche momento veramente oscuro. Come siete riusciti a raggiungere il giusto equilibrio?

È stato molto più complicato per Owen e John che per me. Per me è sempre stato un gioco da ragazzi. Non ho mai interpretato ruoli simili in commedie così particolari. Credo però sia qualcosa che a volte vengano comprese a fatica dal pubblico. Ci sono un paio di momenti in cui mi siedo e proseguo, pensando di essere troppo vicino al benessere. Ma è tutto basato su qualcosa di più o meno vero, perchè John ha lavorato per molto tempo nell’industria musicale degli anni Novanta. Molte parti della storia sono frutto di finzione, ma i protagonisti e il soggetto si basa su persone esistenti e su fatti realmente accaduti.

Fonte: EW