Joseph Fiennes: il bianco che interpreterà Michael Jackson

L’attore bianco Joseph Fiennes ha capito perché “le persone sono indignate” a proposito della sua interpretazione di Michael Jackson nella prossima commedia di Sky TV Elizabeth, Michael e Marlon, ma prende l’indignazione come un promemoria dell’importanza di un casting privo di pregiudizi razziali.

Fiennes ricorda di aver visto uno spettacolo al Teatro Nazionale, in cui una donna nera impersonava Marilyn Monroe in “After the Fall“. Ricorda anche dei critici che si sono addirittura rifiutati di vedere lo spettacolo a causa della scelta della protagonista.

Joseph Fiennes: il bianco che interpreterà Michael Jackson

“Da quel momento ho capito l’importanza di un casting senza pregiudizi razziali e quando sono andato alla scuola di recitazione, per poi iniziare la mia carriera a teatro, non conoscevo altro se non il casting senza pregiudizi razziali” ha detto a The Hollywood Reporter. “Forse offre qualcosa di nuovo, fresco e divertente; finché non priva a nessuno il diritto di voto, non diventa razziale o maleducato o stereotipato – a quel punto diventa il posto sbagliato. Ma se offre qualcosa di positivo, si dovrebbero fare casting senza pregiudizi da ogni parte”.

Fiennes pensa che l’unico motivo per cui il casting è diventato un argomento importante sia a causa del recente dibattito sugli Oscar (nessuno di colore, infatti, è stato nominato per due anni di seguito).

“È un argomento fondamentale di cui voglio parlare in dettaglio” ha detto Joseph Fiennes.
“Penso che l’indignazione sia una cosa buona, fino a quando non sfocia in una gara di grida violente. Queste conversazioni sono importanti e modellano la nostra industria. Sono fondamentali. Io le supporto”.

In passato, Fiennes ha affermato di non vederci niente di strano nell’interpretare un uomo nero, anche se lui è bianco. In una visita a TheWrap per il suo ultimo film, Risen, Joseph Fiennes ha ammesso di aver avuto dei dubbi, inizialmente, quando si è approcciato al progetto.
Ora, però, ha detto che Elizabeth, Michael e Marlon, una drammatizzazione di leggende urbane come Jackson, Marlon Brando ed Elizabeth Taylor che scappano da New York City noleggiando una macchina, dopo gli attentati dell’11 Settembre, si focalizza più sugli ultimi anni di Jackson, quando “sembrava francamente molto diverso da come lo abbiamo visto quando siamo cresciuti negli anni 80 o prima”.
“Non è un biopic, è Michael come lo ricordiamo, più recentemente”.