Jolanda Renga racconta il ricatto subìto a Le Iene: “nuda, ora lo so, significa senza difese” [VIDEO]

Nel suo racconto, Jolanda Renga ha voluto lanciare un messaggio di forza e consapevolezza a tutte le donne

Jolanda Renga, figlia di Francesco Renga e Ambra Angiolini, ha raccontato in un monologo andato in onda nella puntata di Le Iene di domenica 26 ottobre il ricatto di cui è stata vittima: diecimila euro in cambio del silenzio, per evitare la presunta pubblicazione di foto intime che, in realtà, non esistono. La 21enne ha spiegato di aver vissuto momenti di grande paura e smarrimento, pur sapendo che quelle immagini non erano reali.

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Jolanda Renga racconta il ricatto subìto a Le Iene

“Mi sono sentita nuda anche se quelle foto non c’erano. Nuda, ora lo so, significa senza difese”, ha dichiarato Jolanda Renga nel suo intervento. L’episodio è accaduto in un pomeriggio qualunque: “Alle 18 ridevo con le mie amiche, alle 18.30 mangiavamo un gelato, alle 18.45 salutavo papà al telefono e auguravo a mamma in bocca al lupo prima che salisse sul palco. Alle 19.06 un messaggio: ‘Pubblicherò a mezzanotte le foto che ho di te nuda. Dì pure a tua madre che se non riceverò diecimila euro ti rovinerò la vita’. Alle 19.10, il vuoto.”

Nel suo racconto, Jolanda Renga ha voluto lanciare un messaggio di forza e consapevolezza a tutte le donne che hanno vissuto esperienze simili. “Ho avuto paura di diventare quel ricatto, anche se le foto non c’erano. Ma se invece le avessi inviate per amore, con fiducia, nell’intimità: mi sarei dovuta vergognare? E lui, invece, il colpevole? Irrintracciabile. Esiste solo nel tuo incubo peggiore, per annientarti nella vita vera, con l’idea che basti nominare il tuo corpo per farti stare zitta.”

Il monologo di Jolanda Renga si è concluso con un appello alla denuncia e alla solidarietà: “Voglio fargli sapere che la legge lo raggiungerà. È lui a doversi vergognare, perché la dignità è il miglior vestito che ho addosso e nessuno può togliermelo. Come donna, voglio dire a chi, in un giorno qualunque, si è sentita nuda e colpevole come me: non lo sei. Rompi il silenzio, denuncia, chiedi aiuto, spogliali tu. Rimettiti addosso la tua dignità. Tu non l’hai mai persa.”

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