John Carpenter contro il film del 2023: “Non posso credere di aver visto Barbie”

Il regista di Halloween John Carpenter parla della sua esperienza con Barbie e di come non abbia afferrato il suo messaggio femminista.

Anche John Carpenter ha visto Barbie e ha delle opinioni al riguardo, anche se non sono né positive né negative. Il celebre regista di Halloween ha ormai 75 anni e, probabilmente, non è esattamente il pubblico a cui si rivolge il film dei record di Greta Gerwig, ma si è comunque espresso con più rispetto di molti altri spettatori, anche più giovani di lui.

È passato più di un decennio da quando il maestro dell’horror ha diretto The Ward – Il reparto e ora si prepara a tornare sulla scena con la serie Suburban Screams, per la quale ha curato anche la colonna sonora. Non è l’unica ad aver composto in questi ultimi anni. L’ha fatto, ad esempio, per Halloween di David Gordon Green (2018) che, in un’intervista al Los Angeles Times, ha dichiarato di aver molto apprezzato: “Mi è piaciuto quello che David ha fatto con i tre Halloween. Ho amato il secondo, Penso che sia stato favoloso. Ho sentito dire che L’Esorcista non è molto bello. Potrebbe essere un film incredibile, non capisco come tu possa sbagliare.”

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E non sembra che andrà a vederlo al cinema, perché esce raramente di casa: “È da un po’ che non vado a vedere un film, me li guardo a casa. Ho visto Barbie. Non posso credere di aver visto Barbie. Non è della mia generazione. Non ho niente a che fare con le bambole, non so chi sia Allan… voglio dire, posso farmi un’idea. Dice ‘Non ho una vagina’ e alla fine ‘Vado dal ginecologo!’ Questo è stato il film per me. Voglio dire, c’era qualcosa riguardo al patriarcato, ma mi sono perso quella parte. Ma penso che Margot Robbie sia stata favolosa.”

In aggiunta allo shock, John Carpenter dice che potrebbe tornare a dirigere “se trova il progetto o il budget giusto”, anche se ammette di non voler lavorare troppo. “Rispetto alla musica è molto diverso, perché la musica è la forma d’arte più pura che esista. Non devi parlarne, non devi spiegarla. Posso suonare e qualcuno in Indonesia semplicemente lo sente (…) Ma purtroppo “mi sono innamorato dei film, che sono la forma d’arte più folle e sciocca che esista”. E per fortuna!