Jodie Foster sui film dei supereroi: “Una fase durata troppo a lungo”

L'attrice veterana Jodie Foster parla dei cinecomics e di tutto il filone cinematografico con al centro i supereroi: per la star de Il silenzio degli innocenti, si tratta di un genere ormai obsoleto.

Jodie Foster è uno dei nomi più riconoscibili della cinematografia contemporanea: una vera e propria star dello schermo, che presto apparirà in una delle serie TV più attese. La vedremo infatti come protagonista della stagione 3 della serie cult True Detective, alle prese con un misterioso caso di omicidio e un killer elusivo. La Foster, uno dei talenti più brillante della sua generazione, è diventata famosa in giovanissima età grazie agli iconici ruoli in Taxi Driver e Il silenzio degli innocenti: ha condiviso sin da subito lo schermo con i più grandi attori della storia, come Robert De Niro e Anthony Hopkins.

La sua carriera è sempre stata brillante, confermandola sempre come una attrice talentuosa e versatile, impegnata professionalmente nel suo lavoro e senza drammi. Una polemica, tuttavia, è stata sollevata dall’attrice nel corso di un’intervista: una polemica che riguarda il filone cinematografico che coinvolge i supereroi.

Jodie Foster contro i cinecomics, la star li definisce obsoleti e passati dopo un’epoca di grande splendore

Jodie Foster ha parlato chiaramente della sua idea riguardo i cinecomics e tutto il mondo che riguarda i film sui supereroi: la brillante attrice non è a favore della supremazia vissuta in questo ultimo periodo storico da questo genere, soprattutto grazie al grande successo dei colossal Marvel. La Foster ha definito il genere ormai obsoleto e antico, sottolineando quanto sia necessario trovare spazio per altri tipi di film.

Le parole dell’attrice per Elle sono state: “Si tratta di una fase. Una fase che, per me, è durata troppo a lungo. Ma è una fase e ne ho viste così tante altre“. Ha poi proseguito dicendo: “Spero che le persone si stanchino presto di questi film. Quelli fatti bene – come Iron Man, Black Panther, Matrix – mi suscitano meraviglia e vengo travolta dalla loro capacità di intrattenere, ma non è per quello che sono diventata un’attrice. E quei film non cambiano la mia vita. Spero che ci sia spazio per tutto il resto“.