Jessica Biel contro McDonald’s: “non ci porto i miei figli, preferisco pagare di più per ingredienti di qualità”

Jessica Biel non fa sconti quando si tratta di quello che finisce nei piatti dei suoi figli. La protagonista di The Better Sister, 43 anni, mamma di Silas (10) e Phineas (5), avuti con Justin Timberlake, ha spiegato che c’è un fast food in particolare che non entra mai nella loro dieta: McDonald’s.

Jessica Biel vieta McDonald’s: “Meglio spendere di più per la qualità”

In un’intervista a Parade, pubblicata il 31 luglio, l’attrice è stata diretta: “McDonald’s? No, ragazzi, non succederà. Non lo prendiamo”. Niente Happy Meal, insomma. Non per cattiveria, ma per una questione di qualità.

Biel preferisce spendere qualcosa in più e portarli in un posto “fancy” dove mangiare un buon burger e patatine preparati con ingredienti migliori. “Non so cosa ci sia davvero dentro quel cibo e non mi piace l’idea. Meglio un panino fatto bene, anche se costa di più”.

Nonostante questo, non si descrive come una madre iper rigida. “Non sono pazza e super severa, ma se mi chiedessero di andare lì direi solo: ‘Prossimo! Avanti, cambiamo posto’”.

Negli ultimi tempi Jessica Biel ha adottato una regola semplice: niente ingredienti impronunciabili. “Se leggo un’etichetta e c’è una parola che non so cosa significhi, non la metto nel mio corpo e nemmeno in quello dei miei figli”.

Sul fronte salute, la famiglia ha avuto un periodo tosto. Justin Timberlake, 44 anni, ha recentemente rivelato su Instagram di essere stato diagnosticato con la malattia di Lyme. “Non lo dico per farmi compatire, ma per far capire cosa ho affrontato dietro le quinte. Chi conosce questa malattia sa quanto possa essere debilitante, fisicamente e mentalmente”.

Il cantante ha ringraziato pubblicamente Jessica e i figli per il loro sostegno costante: “Niente è più potente del vostro amore incondizionato. Siete il mio cuore e la mia casa. Sto tornando”. Per Biel e Timberlake, la salute viene prima di tutto, sia a tavola che nella vita di tutti i giorni. E in casa loro, l’unico “fast” che conta è quello con cui si dicono “ti voglio bene”.

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