Jerry Seinfeld: “Dì semplicemente che non ti piacciono gli ebrei”. Il comico paragona il movimento Free Palestine al Ku Klux Klan
Il comico ha espresso opinioni durissime sul movimento Free Palestine, arrivando a paragonarlo al Ku Klux Klan.
Jerry Seinfeld ha scatenato un acceso dibattito dopo alcune dichiarazioni rilasciate durante un evento a sorpresa al campus della Duke University, a Durham, in North Carolina. Il comico, intervenuto il 9 settembre per presentare la testimonianza di Omer Shem Tov, ex ostaggio israeliano tenuto prigioniero da Hamas per oltre 500 giorni, ha espresso opinioni durissime sul movimento Free Palestine, arrivando a paragonarlo al Ku Klux Klan.

Secondo quanto riportato da Entertainment Weekly e The Guardian, Seinfeld ha affermato: “Per me, ‘Free Palestine’ significa semplicemente che sei libero di dire che non ti piacciono gli ebrei. Basta dirlo chiaramente, non serve usare slogan”. In un altro passaggio ha rincarato la dose: “Rispetto al Ku Klux Klan, penso che il Klan sia in realtà un po’ meglio, perché almeno dice apertamente quello che pensa: non ci piacciono i neri, non ci piacciono gli ebrei. È sincero”.
Le parole di Jerry Seinfeld, pronunciate di fronte a un pubblico di studenti, hanno immediatamente fatto il giro del web e suscitato polemiche. L’università, attraverso un portavoce, ha voluto precisare che le dichiarazioni di Seinfeld non rappresentano la posizione dell’ateneo: “Le università sono luoghi dove prospettive diverse su temi difficili e delicati vengono esplorate in un ambiente rispettoso. La Duke non approva né esamina preventivamente i discorsi degli ospiti esterni e la loro presenza non deve essere interpretata come un avallo delle loro opinioni”.
La scelta di Seinfeld non sorprende del tutto: il comico ha più volte espresso sostegno a Israele, ma raramente si era spinto a toni così diretti. Le sue frasi arrivano in un momento in cui Hollywood e il mondo della cultura sono sempre più divisi sul conflitto israelo-palestinese: alcune star, come Gal Gadot, hanno ribadito apertamente la loro vicinanza a Israele, mentre altre hanno espresso solidarietà alla causa palestinese, attirandosi critiche e boicottaggi.