Jane Fonda e la sua rinascita: “il femminismo e Dio mi hanno reso la madre di me stessa”

Dopo tre matrimoni, questa è per la figlia ribelle Jane Fonda una quarta fase, assolutamente inedita.

Jane Fonda parla della sua quarta stagione esistenziale, caratterizzata da due fattori: la fede e il femminismo

Figlia dell’attore Henry e sorella di Peter, Jane Fonda ha sempre avuto un’anima tormentata, con tre matrimoni, ciascuno finito in divorzio, e altrettanti figli. Nel periodo delle proteste contro la guerra in Vietnam, scatenò l’indignazione popolare per via di una sua visita ad Hanoi. Nel 2019 con i Fire Drill Fridays ha, invece, aizzato le proteste contro il cambiamento climatico, venendo arrestata perché manifestava davanti al Campidoglio di Washington.

Nel suo lunghissimo percorso artistico, Jane Fonda è stata un’autentica icona sexy e di cinema, scritturata in film quali Barbarella (1968) e Non si uccidono così anche i cavalli? (1969). Due i Premi Oscar conquistati come miglior attrice protagonista: nel 1972 per Una squillo per l’ispettore Klutee nel 1979 per Tornando a casa. In occasione della Mostra d’arte cinematografica di Venezia del 2017 le hanno conferito il Leone d’oro alla carriera.

Jane Fonda

Credits: Craig Sjodin via Getty Images

Nata il 21 dicembre 1937, Jane Fonda aveva finora vissuto tre stagioni, una per ogni marito: con il regista francese Roger Vadim la liberazione sessuale degli anni Sessanta, con Tom Hayden l’attivismo civile degli anni Settanta, con il magnate Ted Turner l’agio degli anni Novanta. Ora è alla quarta fase, quella caratterizzata dall’impegno ecologista. E altresì la fede significa molto, nonostante fosse inizialmente atea, proprio come il padre.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha spiegato qual è a suo avviso l’obiettivo di una persona: diventare autentica e, nel momento in cui ci riesce, allora si avverte la presenza di un essere superiore, in grado di liberarti da vizi e dipendenze. Lei aveva disturbi alimentari, una sensazione svanita grazie al rapporto con la fede. Si sente completa.

BAFTA 2019 - Cinematographe.it

Ma al di là delle letture religiose nel processo di cambiamento di Jane Fonda hanno esercitato una funzione fondamentale la filosofia, la terapia, il buddhismo e la scelta di persone capaci di farti crescere. Tipo Eve Ensler, l’autrice dei Monologhi della vagina.

Quando l’ha letto viveva ancora con Ted Turner e le avevano chiesto di interpretare ad Atlanta uno dei monologhi. Allora non trovò il modo, ma, una volta separata, è andata a recuperare tutti i monologhi di Ensler a Broadway. E lì ha abbracciato il femminismo, passato dalla testa, la teoria, al corpo.

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