James Mangold rivela: “ho una sceneggiatura annotata da Bob Dylan”

Il regista, dietro il nuovo biopic A Complete Unknown, ha raccontato di aver trascorso giornate molto intense con il mitico cantautore americano.

James Mangold, regista, sceneggiatore, produttore televisivo e cinematografico, è probabilmente nella fase più prolifica e difficile della sua carriera: il film-maker, infatti, che ha esordito nel mondo cinematografico nel 1995 con Dolly’s Restaurant, ultimamente sta dietro diversi progetti. Al cinema possiamo trovare Indiana Jones e il Quadrante del Destino che vede proprio lui dietro la macchina da presa, mentre in futuro vedremo al cinema un suo film di Star Wars che racconterà L’Alba dei Jedi ma anche un lungometraggio incentrato sulla figura di Swamp Thing, per conto della DC. Insomma, tanti piani a lungo termine, ma anche uno che a breve partirà.

James Mangold è al lavoro anche su un film di Star Wars e su Swamp Thing

James Mangold - Cinematographe

Ci stiamo riferendo, in particolare, A Complete Unknown, il nuovo biopic dedicato al mitico cantautore americano Bob Dylan (incarnato per l’occasione da Timothée Chalamet) che vede James Mangold alla regia. Un progetto sicuramente molto particolare che dovrebbe cominciare la produzione ad agosto 2023. Mentre attendiamo che tutte le riprese partiranno del tutto, l’autore ha già colto l’occasione per raccontare alcuni particolari aneddoti derivanti dal suo rapporto e incontro con Bob Dylan, come spiegato a Variety.

“Ho trascorso diversi giorni meravigliosamente affascinanti in sua compagnia, solo uno contro uno, parlando con lui. Ho una sceneggiatura annotata personalmente da lui e da me custodita. Ama i film. La prima volta che mi sono seduto con Bob, una delle prime cose che mi ha detto è stata: Amo Cop Land. I migliori film di vita vera non sono mai dalla culla alla tomba, ma parlano di un momento molto specifico. In questo caso, potrebbe essere presuntuoso chiamarlo Altman-esque, ma è una sorta di pezzo d’insieme su questo momento storico, i primi anni ’60 a New York, e questo ragazzo di 17 anni con 16 dollari in tasca fa l’autostop per New York per incontrare Woody Guthrie che è in ospedale e sta morendo di una malattia ai nervi. Canta a Woody una canzone che ha scritto per lui e fa amicizia con Pete Seeger, che è come un figlio per Woody, e Pete lo mette fai concerti nei club locali e lì incontri Joan Baez e tutte queste altre persone che fanno parte di questo mondo”.

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Fonte: Variety