James Gunn ha colpito duramente i vertici Warner

Lui e Peter Safran, durante la recente presentazione del nuovo piano futuro di DC Studios, non sono stati ben visti da alcuni dirigenti.

James Gunn, regista, sceneggiatore, produttore e musicista americano è ultimamente sempre in prima linea tra le notizie di cinema e serie tv. Molti anni fa l’artista era un semplice cineasta che sognava di fare il grande salto, realizzando prevalentemente progetti di serie B con la Troma. Nel 2014 è però cambiato tutto visto che il cineasta è passato ad un titolo di primo livello del grande schermo ovvero Guardiani della Galassia, che ha portato all’interno del Marvel Cinematic Universe un gruppo di personaggio fino a quel momento inedito e conosciuto solo dai fan dei fumetti. Successivamente, l’autore ha iniziato anche la sua collaborazione con la DC che, a quanto pare, si è rivelata decisamente proficua visto che ora, dopo aver abbandonato la Casa delle Idee, è stato assunto come co-CEO di DC Studios, divisione di Warner Media dedicata a film, serie, animazione e videogiochi dell’universo DC.

James Gunn è diventato da poco co-CEO di DC Studios

James Gunn - Cinematographe

Un ruolo, questo condiviso con Peter Safran, che ha spinto James Gunn ad esporsi decisamente molto, diventando la nuova voce di riferimento in materia supereroistica dell’universo DC dopo che Zack Snyder ha abbandonato la nave. Di recente, la coppia ha annunciato la nuova line-up Detective Comics dei prossimi anni, mettendosi in prima persona ad elencare tutti i nuovi prodotti, dopo che per giorni c’è stata la cancellazione di molte IP divenute iconiche con altrettanti licenziamenti di attori. Insomma, del movimento che tra l’altro non è stato apprezzato nemmeno dai vertici di Warner, come sottolineato da Screen Rant, visto è considerato che sia Safran che Gunn sono stati fin troppo sinceri e brutali nelle loro dichiarazioni.

Tra Safran che ha sottolineato che Batgirl non poteva essere lanciato e James Gunn che invece ha messo in evidenza che molte proprietà intellettuali erano vendute come merce di scambio per determinati autori, ecco che la coppia si è fatta già odiare.

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