James Cameron e quell’invisibile cameo in Terminator
È impossibile accorgersene.
Non se ne sarà accorto nessuno, ma il primissimo cameo di James Cameron in un proprio film – prassi poi consolidata – risale a Terminator (1984). Non se ne sarà accorto nessuno perché il cameo di Cameron nel film è un cameo solo vocale. Esatto, il celebre regista ha dato voce a uno dei personaggi del film. Di lì in poi Cameron è sempre comparso in maniera così nascosta nei propri film, trasformando un’esigenza (si veda sotto) in una firma autoriale. Ma a chi presta la propria voce il regista? Al gestore del Tiki Motel, il luogo in cui si rifugiano Sarah Connor e Kyle Reese dopo l’attacco del Terminator. Ma perché questa scelta? Potete scoprirlo direttamente qui sotto.
Terminator, perché James Cameron appare nel film?

No, non è stato un vezzo di James Cameron. Molti registi (uno dei più celebri è certamente Alfred Hitchcock) amano apparire nei propri film in parti piccolissime, quasi invisibili. Si tratta di cameo voluti e cercati, un modo di mettere la firma su una pellicola. James Cameron, che con Terminator era ancora a inizio carriera, non aveva certo queste pretese autoriali. No, il suo cameo vocale è stato obbligato semplicemente perché l’attore che avrebbe dovuto interpretare il gestore del Tiki Hotel quella mattina non si era presentato sul set. E siccome il tempo è denaro, specie quando sei a inizio carriera, Cameron non ha voluto perdere tempo (e denaro) e ha interpretato lui stesso la piccola parte. Ed ecco come una cosa cominciata in maniera casuale è diventato un marchio di fabbrica, dal momento che poi Cameron è apparso in quasi tutti i suoi film con delle parti vocali simili. Celebre la sua prova di “urlatore” in Terminator 2, quando presta le proprie urla al T-1000 che si sta sciogliendo nel metallo incandescente.
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