Ivano Marescotti – “io come Jack Nicholson: lascio il lavoro di attore a 73 anni”. Tutti i motivi dell’addio alle scene
All'età di 73 anni Ivano Marescotti chiude la carriera sul set.
Tutte le ragioni dietro al ritiro di Ivano Marescotti
Sulle orme di Jack Nicholson che a 73 anni si è ritirato dalle scene, Ivano Marescotti dice addio alla carriera sul set: non farà più l’attore. Attraverso un post sulla sua pagina Facebook, il celebre interprete, uno dei migliori caratteristi italiani, dice basta agli impegni davanti alle telecamere. Come chiaramente spiegato dall’artista, dietro c’è un semplice desiderio: godersi la vecchiaia.
Nell’intervento Ivano Marescotti ha spiegato di avere comunque intenzione di prestare un contributo alla recitazione, sotto forma di docente alla scuola TAM. Dapprima ha ringraziato la propria agente a Roma, Maria Vittoria Grimaudo, e poi la critica perché lo ha sempre trattato bene, nonché i produttori, i registi e i tanti colleghi attori e attrici al fianco dei quali ha avuto l’onore e il piacere di lavorare.
Adesso, però, ha intenzione di portare avanti solo la scuola TAM (Teatro Accademia Marescotti) con 15-20 studenti ogni anno ai quali tramandare il bagaglio di competenze accumulato nel corso di un’intera carriera.
Nato il 4 febbraio 1946 a Villanova di Bagnacavallo, Ivano Marescotti ha collaborato con alcuni dei principali nomi dello spettacolo italiano, su tutti Giorgio Albertazzi, Carlo Cecchi, Marco Martinelli, Mario Martone e Giampiero Solari. L’esordio cinematografico risale al 1989, quando ottenne una piccola parte nella pellicola La cintura.
Dopodiché, il provvidenziale incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al lungometraggio L’aria serena dell’ovest gli hanno consentito di trovare consacrazione. Da lì in avanti un percorso di altissimo profilo, costellato da sodalizi artistici nazionali e internazionali.
Da Johnny Stecchino e Il Mostro di Roberto Benigni a Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella, da Dichiarazione d’amore di Pupi Avati ad Hannibal di Ridley Scott non si è praticamente mai fermato. Almeno fino al ritiro, dopo ben 65 film e sei nomination ai Nastri d’Argento, conquistato nel 2004 per il lungometraggio Assicurazione sulla vita di Cariboni e Modigliani.