Il Re Muore è l’unico film italiano in concorso al Taormina Film Fest 2020

Il Re Muore, di Laura Angiulli, e basato sull'opera di Shakespeare, Riccardo II è l'unico film italiano in concorso al Taormina Film Fest 2020.

Da Napoli arriva l’unico film italiano che sarà presentato in concorso alla 66ª edizione del Taormina Film Fest Il Re Muore di Laura Angiulli

Tratto dall’opera Riccardo II di William Shakespeare, il film Il Re Muore, di Laura Angiulli, sarà l’unico lungometraggio italiano in concorso alla 66ª edizione del Taormina Film Fest, presentato venerdì 17 luglio alle 19.00, proiettato al Palazzo dei Congressi e in contemporanea sulla piattaforma MYmovies. Il Re Muore è un dramma storico e il cast è composto da Luciano Dall’Aglio, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, Maria Roveran, Michele Danubio, Gennaro Maresca, Lello Serao, Paolo Aguzzi, Antonio Speranza, Monica Demuru, Filippo Scotti, Paolo Graziosi e Enzo Decaro. Laura Angiulli, direttrice del Teatro Stabile d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli, drammaturga e studiosa del teatro elisabettiano, attraverso un lavoro di ricerca, traduzione, studio e approfondimenti sul teatro Shakespeariano realizza una rivisitazione di Riccardo II in chiave moderna e contemporanea, ragionando sul tema del potere, della regalità e dell’animo umani, in particolare della solitudine interiore.

Riccardo II è un’opera di straordinaria densità”, spiega Laura Angiulli nelle note di regia. “Il sentimento politico che fa da perno all’opera trova presa nello svolgersi dell’azione, definitivamente centrata e conclusa nel contesto di una stessa famiglia. Zii, zie, nipoti, cugini, tutti discendenti del grande Edoardo, padre prolifico e potente re. Riccardo II, il giovane nipote, figlio di Giovanni precocemente morto prima ancora d’essere incoronato, è chiamato all’ufficio regale a soli nove anni. Ancora bambino, dunque, la sua vita è posta al servizio della solidità e sicurezza dello Stato, e molto gli è richiesto in tenera e inesperta età, senza che nell’adolescenza possa acquisire la maturità necessaria ai tempi a venire. In effetti, la tempra del giovane sovrano non risponde alle esigenze del ruolo, che richiede oltre tutto versatilità in quei mestieri della guerra che il ragazzo aborre: è invece amante dell’arte, dell’allegra vita di piaceri e di quant’altro possa rispondere al desiderio del momento, così che tradite le aspettative dei sudditi, rapidamente giunge al declino nello sfavore del popolo e dell’esercito. Riccardo è sostanzialmente figura poetica: fragile, incapace, sordo alle necessità del caso si fa travolgere con ingenua credulità nella presunzione di una supposta onnipotenza, fino alla deposizione dal regno e dalla vita. La sua è storia di umana inadeguatezza, d’incapacità di sentire il fluire della vita verso la sconfitta e l’esclusione. È storia di deposizione, dal successo e dagli affetti, da un futuro negato a presumibili risorse nell’età di appena 33 anni”.

Il Re Muore - cinematographe.it

La storia è ambientata alla fine del 14º secolo, sulla deposizione e tragica morte di Riccardo II di York, Re d’Inghilterra, per mano del cugino, futuro Enrico IV. Il Re Muore è stato girato nella splendida città di Napoli, tra Castel Sant’Elmo, Capodimonte, il Real Sito di Carditello e Castel Capuano, dal Museo Diocesano Donnaregina al Teatro di San Carlo, dal Succorpo dell’Annunziata al Teatro Tempio di Pietravairano, fino alla Chiesa di San Giuseppe delle Scalze, l’Archivio notarile distrettuale di Napoli e l’Ex Ospedale Militare.

Ecco il poster

Il Re Muore - cinematographe.it