Il Gladiatore: la storia vera alla base del film con Russell Crowe

La storia vera alla quale è ispirato il film premio Oscar Il Gladiatore

A dispetto del tempo che avanza inesorabile, Il Gladiatore resta uno dei film più passati in tv. La storia, l’ambientazione e il carisma del protagonista – interpretato dal miglior Russell Crowe – rendono l’opera immortale. Ma vi siete mai chiesti quanto ci sia di vero e quanto invece sia frutto della fantasia degli sceneggiatori? Scopriamolo insieme!

Il Gladiatore: tra fantasia e realtà

il gladiatore, cinematographe.it

Partiamo da una delle scene cruciali de Il Gladiatore: Commodo che uccide suo padre una volta vistosi negare il trono. Un’ipotesi piuttosto inverosimile. Sebbene i cinque imperatori avessero puntato sul candidato ritenuto ideale a continuare la gloriosa dinastia dell’Impero Romano, in tal caso Aurelio nominò Commodo a suo erede.

La popolazione nutriva comunque preoccupazione poiché già da ragazzo egli era una persona abbastanza nevrotica e vendicativa. In realtà, non era davvero interessato a governare e delegava le mansioni alla propria amministrazione. Sapeva mantenere il popolo felice organizzando eventi sontuosi, inclusi molti combattimenti tra gladiatori, un’ossessione per lui. Malgrado il lungometraggio di Ridley Scott non lo mostri completamente, l’idea è ampiamente presente.

La sorella Lucilla provò effettivamente a ucciderlo. Con l’appoggio del senato, assoldò un assassino. I piani andarono in fumo: colui che ne sarebbe dovuto occupare venne catturato a pochi metri dal bersaglio dalle sue guardie del corpo. Lucilla fu bandita a Capri, e giustiziata l’anno seguente.

Il gladiatore

Mentre il Commodo de Il Gladiatore muore nell’arena, le cose andarono in maniera differente. Le rivedibili scelte politiche condussero a una cospirazione, in cui la concubina lo fece ubriacare abbastanza ed entrò Narciso, il lottatore, il quale si occupò di strangolarlo a morte.

Infine, il capolavoro di Hollywood esagera sulle aspettative di vita dei combattenti. Nessun sistema avrebbe potuto avere successo se la metà di loro fosse stata uccisa in ogni esibizione. Come hanno acclarato gli storici, la resa era di gran lunga la norma. Chi era esausto, ferito o consapevole della sconfitta alzava una mano per fermare l’incontro.

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