Il fiume ha sempre ragione: il film di Silvio Soldini dall’8 settembre al cinema
Sarà nelle sale italiane da domani, giovedì 8 settembre, Il fiume ha sempre ragione, la pellicola diretta da Silvio Soldini distribuita da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con Fil Rouge Media.
In anteprima nazionale al Biografilm Festival | International Celebration of Lives (Bologna, 10-20 giugno 2016), il film ha vinto l’Audience Award, premio del pubblico al miglior film del Concorso internazionale.
La pellicola ci accompagna alla scoperta di due uomini che nel mondo moderno hanno fatto della propria vita un manifesto della passione che li anima, quella per la tipografia tradizionale, un’arte antica che si riflette però con forza sulla vita contemporanea, sui suoi ritmi e le sue armonie.
Il fiume ha sempre ragione: il film di Silvio Soldini dall’8 settembre al cinema
Alberto Casiraghy, editore, aforista, illustratore, è il fondatore della casa editrice Pulcinoelefante, e la sua bottega, a Osnago, è meta di molti artisti, disegnatori e poeti, amici che insieme a lui custodiscono il suo gioiello, la stampante meccanica a caratteri mobili. Non molto lontano, oltre il confine svizzero, a Mendrisio, Josef Weiss ha fondato il suo Atelier della Stampa e della Rilegatura d’Arte e per realizzare le sue edizioni artistiche unisce la sensibilità del grafico con la tecnica del restauratore.
Nell’arte di questi due uomini, così simili eppure così diversi – Casiraghy vulcanico e pittoresco, Weiss pacato e accurato – legati oltre che dalla comune passione per le tecniche tradizionali di tipografia anche da una profonda amicizia, si riflette la poesia dei grandi autori che hanno frequentato i loro atelier o che semplicemente grazie al loro lavoro hanno potuto godere di edizioni di pregio, da Alda Merini a Bruno Munari, da Mahler a Allen Ginsberg.
“Sono entrato in punta di piedi e mi sono messo in un angolo a osservarli, a cercare di capire, per arrivare a cogliere la poesia dei loro gesti”, spiega Soldini. “Il fascino per il loro lavoro e per il modo in cui lo affrontano è stata la molla iniziale, ma solo adeguandomi al loro ritmo ho capito la forza del loro rapporto con la vita, che li fa essere personaggi straordinari, nella loro apparentemente umile e profonda umanità”.