I Fantastici 4 – Gli Inizi ha scene post-credits?
Il film sta conquistando il cuore della critica ed è pronto a fare piazza pulita al botteghino mondiale. Ma ha scene post-credits?
È finalmente arrivato al cinema uno dei film più attesi dell’anno, I Fantastici 4 – Gli Inizi. Dall’atmosfera retrò, una Manhattan alternativa dal fascino anni ’60 e un quartetto di eroi interpretato da grandi star, il film dei Marvel Studios finalmente dona una degna trasposizione cinematografica alla “prima famiglia Marvel”.
Pedro Pascal è il volto dell’intellettuale super elastico Reed Richards/Mr. Fantastic, Vanessa Kirby è la brillante e misteriosa Sue Storm/Donna Invisibile, Joseph Quinn (già amato in Stranger Things) dà nuova fiamma a Johnny Storm/Torcia Umana, mentre Ebon Moss-Bachrach (reduce dal successo di The Bear) interpreta il granitico e malinconico Ben Grimm/La Cosa.
I Fantastici 4 – Gli Inizi sta conquistando il cuore della critica ed è pronto a fare piazza pulita al botteghino mondiale. Ma ha scene post-credits?

Sì, I Fantastici 4: Gli Inizi segue fedelmente la tradizione Marvel e regala agli spettatori due scene post-credits, entrambe con un sapore diverso ma ugualmente significative per il futuro del franchise.
La prima, quella che potremmo definire “giocosa”, strizza l’occhio ai fan di lunga data. Dopo i titoli di coda principali, sullo schermo parte la sigla della serie animata classica dei Fantastici Quattro, con un montaggio di riferimenti visivi che richiamano scene e dettagli presenti nel film. È un momento leggero e nostalgico, perfetto per stemperare la tensione prima di uscire dalla sala.
La seconda scena post-credits, invece, ha tutt’altro tono e importanza. Ambientata quattro anni dopo gli eventi del film, ci porta nella vita quotidiana di Sue Storm e del piccolo Franklin Richards. La scena parte in maniera apparentemente innocua: Sue sta leggendo una favola a Franklin, che però inizia a piagnucolare chiedendo un’altra storia. HERBIE, il robot assistente, cerca di accontentarlo portandole vari libri, compreso – in un ironico easter egg – un tomo sulla teoria della relatività di Einstein. Ma l’atmosfera cambia drasticamente quando dalla stanza di Franklin arriva un sinistro rumore metallico.
Sue si alza, allerta, pronta a usare i suoi poteri. La telecamera segue il suo sguardo fino a inquadrare Franklin seduto sul pavimento… con in mano la maschera di Doctor Doom. La tensione cresce e, proprio prima che la scena si chiuda, vediamo la figura imponente di Doom alle sue spalle, ripresa di spalle e avvolta nel suo iconico mantello. Niente battute, nessun volto mostrato: solo un silenzio minaccioso che preannuncia il suo arrivo in Avengers: Doomsday.
In definitiva, queste due scene post-credit confermano il doppio obiettivo dei Marvel Studios: da un lato coccolare i fan storici con omaggi al passato, dall’altro gettare solide basi per il futuro narrativo dell’MCU.