Hugh Jackman e il crollo motivo durante le riprese di The Son: “Ero vulnerabile per la morte di mio padre”

Dopo la sua esperienza sul set di The Son, Hugh Jackman lancia un appello: "Avere supporto mentale sul set è fondamentale".

Per Hugh Jackman la produzione di The Son, film diretto da Florian Zeller in cui veste i panni di un avvocato di successo costretto ad affrontare la depressione di suo figlio adolescente, è stata una delle sfide più complicate della sua carriera. In un’intervista rilasciata ai microfoni della BBC, l’attore australiano ha ammesso – che per una serie di motivi – le riprese del film sono state un vero e proprio inferno, permettendogli di capire quanto un supporto psicologico possa davvero fare la differenza su un set.

Hugh Jackman e il crollo motivo avuto durante le riprese del film di The Son

Hugh Jackman; cinematographe.it

Hugh Jackman ha spiegato di aver vissuto un enorme stato d’ansia sul set di The Son a causa della tematica del film, delle restrizioni anti-COVID, e in ultimo per la scomparsa di suo padre Christopher, avvenuta nel settembre 2021. Ho capito di essere senza dubbio molto vulnerabile. Non mi sono preso dei giorni di riposo per elaborare il lutto perché mio padre non ha mai saltato un giorno di lavoro in vita sua. Se lo avesse saputo, mi avrebbe detto di tornare a lavorare”, ha dichiarato l’attore. “C’è una piccola parte della vecchia scuola del mio cervello che pensa ‘Beh, sta a te risolverlo, se hai bisogno di andare da un medico, per qualsiasi motivo, per il tuo piede, per la tua salute mentale, sai, lo risolvi’. Ma penso che sarebbe certamente un segnale da parte di un datore di lavoro che capisce che prendersi cura dell’intera persona, non solo pagandola, ma prendendosi cura del suo benessere in tutte le sue forme è davvero, davvero importante”, ha aggiunto la star.