Honey Boy shock: Shia LaBeouf ammette di aver romanzato la sua infanzia

Honey Boy è un recente lungometraggio decisamente molto peculiare: stiamo infatti parlando di una pellicola diretta da Alma Har’el, al suo esordio alla regia, con una sceneggiatura del noto Shia LaBeouf (Transformers, Padre Pio) che ha raccontato, all’interno del film, il distruttivo e problematico rapporto con il padre che per l’appunto è interpretato da LaBeouf stesso. La realizzazione, per certi versi, è decisamente impietosa e molto diretta, mostrando una atteggiamento paterno fuori dalle righe, tra abusi, violenze e molto altro ancora. Insomma, se uno spettatore esterno si limita a vedere il film, chiaramente, si fa un’idea decisamente molto precisa della relazione che c’è stata, in gioventù, tra la star americana e suo padre. Peccato che, però, non è realmente così.

Honey Boy è stato presentato in anteprima in Italia alla Festa del Cinema di Roma 2019

In un’intervista per Vanity Fair, infatti, lo stesso Shia LaBeouf ha infatti ammesso che quello che vediamo all’interno di Honey Boy in realtà non corrisponde per gran parte alla realtà. La star ha spiegato che, nonostante da piccolo ha avuto un rapporto turbolento con il padre, quest’ultimo, tra le altre cose, non gli ha mai alzato le mani e anche quello che vediamo nel lungometraggio è decisamente esagerato rispetto ai fatti reali.

“”Ho scritto questo racconto, che era semplicemente una fottuta sciocchezza. Mio padre è stato così affettuoso con me per tutta la vita. Fratturato, certo. Distorto, certo. Traballante, certo. Ma non è mai stato amorevole, non c’è mai stato. Era sempre lì… e avevo fatto un tour stampa mondiale su quanto fosse fo**uto come uomo. Ho alzato la manopola su certe cose che non erano reali. Mio padre non mi ha mai picchiato, mai. Mi ha sculacciato una volta, una volta… e la storia che viene dipinta in Honey Boy è che questo tizio abusa di suo figlio tutto il tempo.”

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