Harry Potter, Chris Columbus: “Una reunion? Impossibile, per colpa delle polemiche di J.K. Rowling”
Chris Columbus è convinto che le controverse posizioni di J.K. Rowling sulle tematiche transgender abbiano reso impossibile ogni ipotesi di reunion.
Il sogno di rivedere il cast originale di Harry Potter riunito sul grande schermo sembra destinato a restare tale. A spegnerlo è Chris Columbus, il regista che ha firmato i primi due capitoli della saga cinematografica, convinto che le controverse posizioni di J.K. Rowling sulle tematiche transgender abbiano reso impossibile ogni ipotesi di reunion.
Columbus, che in passato aveva espresso il desiderio di portare al cinema lo spettacolo teatrale Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, ha dichiarato al Times che “non accadrà mai”, sottolineando come “ogni membro del cast ha la sua opinione, spesso diversa da quella di Rowling, e questo rende tutto troppo complicato”. Il regista ha aggiunto di non avere contatti con l’autrice da circa dieci anni: “Non so nemmeno cosa le stia succedendo”. Al contrario, mantiene rapporti stretti con Daniel Radcliffe e gli altri protagonisti della saga, con i quali continua ad avere “un ottimo rapporto”.

Negli ultimi anni Rowling è stata al centro di forti polemiche per le sue dichiarazioni sull’identità di genere, considerate da molti transfobiche. Le critiche più pesanti sono arrivate proprio dalle star della saga: Radcliffe, nel 2020, ha scritto un saggio per The Trevor Project in cui prendeva le distanze dall’autrice, scusandosi con i fan trans per “il dolore” provocato dalle sue parole. Emma Watson, in più occasioni, ha ribadito pubblicamente il suo sostegno alla comunità transgender, arrivando a dichiarare ai BAFTA 2022: “Io e tante altre persone in tutto il mondo ti vediamo, ti rispettiamo e ti amiamo per quello che sei”. Dal canto suo, Rowling ha respinto ogni accusa e ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di perdonare i giovani attori che l’hanno criticata, invitandoli ironicamente a “risparmiarsi eventuali scuse”.
Columbus, regista di cult come Mamma, ho perso l’aereo e Mrs. Doubtfire, ha espresso amarezza per lo scontro tra l’autrice e il cast che ha reso celebre la saga: “È spiacevole quello che è successo. Non condivido le sue posizioni, ma credo sia importante distinguere l’artista dall’opera. Tutta questa vicenda è semplicemente triste”. Il regista ha anche messo in dubbio la necessità della nuova serie prodotta da HBO, attualmente in lavorazione, definendola “più o meno la stessa cosa” rispetto ai film originali. Nel frattempo, è tornato dietro la macchina da presa con The Thursday Murder Club, adattamento della fortunata serie di gialli firmata da Richard Osman. Il film, appena approdato su Netflix, vanta un cast stellare con Pierce Brosnan, Helen Mirren, Ben Kingsley e Celia Imrie.